Cronaca

Stefano Dal Corso, dopo il super testimone parla il Garante: “Avevamo richiesto l’autopsia mesi fa, ma la Procura ha detto no”

Cella di un carcere (DepositPhotos) – Spynews.it

Dopo il racconto fatto dal supertestimone alla sorella del 42enne morto nel carcere di Oristano, il Garante dei detenuti in Sardegna ha raccontato un’altra verità.

La svolta nelle indagini sul caso di Stefano Dal Corso, trovato morto nella sua cella del carcere di Oristano nell’ottobre del 2022, hanno avuto una svolta grazie ad un agente della polizia penitenziaria che ha deciso di farsi avanti contattando direttamente la sorella del 42enne, Marisa Dal Corso, ormai esposta pubblicamente da oltre un anno per ottenere la verità su quanto accaduto al fratello.

La famiglia infatti non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio, nonostante fin dall’inizio la Procura di Oristano abbia puntato in quella direzione. Ma fino a qualche settimana fa era difficile , al di là dei mille dubbi e incongruenze di questa storia, ricostruire davvero cosa fosse accaduto quella notte.

La testimonianza resa adesso da questo supertestimone cambia tutto e racconta una verità che dovrà adesso essere acquisita dai magistrati. Stefano Dal Corso sarebbe stato infatti ucciso per aver assistito incidentalmente a un rapporto sessuale tra due agenti penitenziari.

Stefano Dal Corso, il racconto del Garante (DepositPhotos) – Spynews.it

Il Garante: “Avevamo richiesto l’autopsia, ma la Procura di Oristano ha detto di no”

Una tragica fatalità, in quanto l’uomo si era recato in infermeria quella notte per prendere un farmaco, scoprendo questi due agenti nella loro intimità. Non è chiaro però a quel punto cosa sia accaduto dopo, perché lo stesso supertestimone racconta poi come il pestaggio sia avvenuto per opera di cinque agenti, e non di due, e che esiste anche un filmato che ha ripreso questa brutale aggressione.

Intanto però, questa nuova testimonianza ha portato il Garante regionale delle persone private della libertà persone in Sardegna, Irene Testa, a chiarire come era già stata fatta in tempi non sospetti una richiesta di autopsia sul corpo che però era stata negata dalla Procura di Oristano: “Il 20 ottobre scorso ho formalmente scritto alla Procura di Oristano per chiedere nell’interesse del carcere in primis e per chiarire ogni dubbio con la famiglia di Stefano Dal Corso se non si ritenesse urgente e opportuno disporre l’autopsia.Alla luce di quanto sta emergendo appare ancora più importante procedere con l’esame autoptico, l’unico scientificamente in grado di stabilire come siano andate le cause del decesso”.

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