La piccola Kata sequestrata per vendetta? La nuova ipotesi degli investigatori su un mistero che dura da oltre sei mesi
A sei mesi dalla scomparsa della piccola Kata, gli investigatori seguono adesso una nuova pista: potrebbe essere stata sequestrata per vendicare un abuso su una minore avvenuto nell’ex Hotel Astor in cui è sparita nel nulla.
Ancora nessuna notizia della piccola Kata, la bambina scomparsa nel nulla lo scorso Giugno a Firenze.
Un vero e proprio mistero che gli inquirenti, nonostante le indagini vadano avanti ormai da mesi, sembrano al momento incapaci di risolvere.
Qualsiasi pista è stata seguita lo scorso anno, non solo non ha portato a nulla che permettesse di capire che fino abbia fatto Kata, ma non ha nemmeno fornito elementi decisivi per poter fare un’ipotesi credibile sul perché questa bambina sia letteralmente scomparsa nel nulla sei mesi fa.
Certo, la pista principale per gli investigatori resta quella di un sequestro iniziato il 10 giugno del 2023. E proprio su questa traccia, come ha rivelato nei giorni scorsi il quotidiano La Repubblica, si sarebbe per la prima volta maturata un’ipotesi a cui stavolta le forze dell’ordine conferiscono un certo credito. Kata secondo gli inquirenti potrebbe essere stata sequestrata per motivi legati ad un raid portata avanti da alcune persone per vendicare gli abusi subiti da un’altra minore all’interno dell’ex Hotel Astor occupato.
Kata sequestrata per vendetta?
La stessa Repubblica afferma però che al momento questa ipotesi è sorretta soltanto da alcune testimonianze che sono state raccolte, e non sono invece emersi elementi concreti che possano suffragarla, e aiutare a fare luce sulla scomparsa di questa bambina di cinque anni.
Le forze dell’ordine avrebbero inoltre anche individuato il presunto autore di questo abuso avvenuto nello stabile su un’altra bambina, ma non ci sono altre informazioni in merito.
Gli investigatori continuano infatti a tenere il massimo riserbo sulla questione, e d’altronde questa nuova ipotesi è diventata pubblica soltanto grazie ai giornalisti di Repubblica. Scoprire la verità è ancora più difficile perchè parliamo di un rapimento avvenuto in uno stabile occupato abusivamente da immigrati clandestini e che dunque sono molto ritrosi a lasciarsi interrogare dalle forze dell’ordine.