Crimini

Cristina Golinucci, la famiglia non si arrende e chiede alla Procura di scavare ancora vicino al Convento

Procura di Forlì (Fonte Web) -Spynews.it

La famiglia di Cristina Golinucci non vuole in alcun modo l’archiviazione del caso e chiede invece alla Procura di scavare ancora vicino al Convento dei Cappuccini.

Sono passati 31 anni dalla scomparsa di Cristina Golinucci, uno dei cold case di cronaca nera più famosi nel nostro paese, ma la famiglia della ragazza non si arrende e continua a chiedere alla Procura di Forlì di non archiviare il caso, dopo che le ricerche autorizzate nei mesi scorsi nelle zone vicine al convento dei cappuccini non hanno portato alcun elemento utile a far ripartire le indagini.

La famiglia della Golinucci però vorrebbe che il luogo venga controllato di nuovo con strumenti più moderni e affidabili. Il riferimento è ad esempio al fatto che in alcuni sopralluoghi fatti in quella zona, furono utilizzati dei metal detector che però riuscivano ad esaminare in profondità il terreno soltanto fino ad un metro di profondità.

I motivi per cui la famiglia e gli inquirenti si sono concentrati a lungo sulle zone vicino al Convento dei Cappuccini riguardano una segnalazione che era arrivata nel 1997, quando gli investigatori entrano il possesso di un biglietto lasciato da una persona anonima in cui consigliava le forze dell’ordine di andare a cercare il corpo della Golinucci lì “dove l’Amga e l’Enel hanno scavato, nei pressi della cisterna, tutto in quel tempo”.

Cristina Golinucci (ANSA) – Spynews.it

Cristina Golinucci è scomparsa nel nulla il 1 Settembre del 1992

Cristina Golinucci è scomparsa nel nulla all’età di 21 anni. Quel giorno era uscita di casa, viveva a Ronta, una frazione di Cesena, intorno alle 14: aveva alcune faccende da sbrigare e nel tardo pomeriggio doveva invece presentarsi per sostenere un colloquio di lavoro.

Prima di questo appuntamento sembra però che avesse un appuntamento al Convento dei Cappuccini con padre Lino Ruscelli: la Golinucci infatti era una cattolica praticante e nel tempo libero aiutava la parrocchia con il catechismo. Lavorava come ragioniera e in quel periodo progettava anche di sposarsi con il fidanzato Augusto. A distanza di 31 anni dalla sua scomparsa, non esistono ancora ipotesi concrete su cosa le sia davvero successo quel giorno.

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