14enne ucciso con due colpi al petto, è caccia agli assassini. Lo zio: “Era una trappola, hanno sparato all’impazzata”
Un 14enne è stato ucciso con due colpi di pistola alle porte di Roma in quella che sembra un vero e proprio raid punitivo.
Ucciso a soli 14 anni in quella che sembra un vero e proprio raid punitivo. L’omicidio del giovanissimo Alexandru Ivan ha infatti sconvolto tutta Italia. Il ragazzo viveva nella Capitale e nella notte del 12 Gennaio, mentre si trovava con il compagno della madre nel piazzale della metro Pantano quando è stato raggiunto da un’altra vettura che ha iniziato a esplodere una serie di colpi di pistola.
Il 14enne di origine rumena è morto sul colpo mentre i suoi assassini si sono allontanati subito dopo. L’allarme alle forze dell’ordine è scattato intorno alle 3 di notte, e da lì è diventato fondamentale ricostruire insieme al compagno della madre del ragazzo, cosa fosse accaduto. Poche ore prima, mentre i due si trovavano al bar, il ragazzo avrebbe avuto un litigio con alcuni connazionali fuori da un bar, in cui vi erano già stato spintoni e schiaffi. Una rissa che però sembrava finita lì, e invece gli inqurienti fin da subito hanno sospettato che fosse stato invece il prologo di questo brutale omicidio.
14enne ucciso in un raid, lo zio: ”È stata una trappola, è morto senza motivo”
Il 14enne è stato ucciso con due colpi di pistola che lo hanno raggiunto al petto, ed è probabilmente morto sul colpo, rendendo inutile l’arrivo dei soccorsi. Lo zio del ragazzo non ha dubbi che si sia trattato di un raid, di una vendetta: “È stata una trappola. Sono passati con la macchina e hanno sparato all’impazzata L’obiettivo era spaventare, era un avvertimento. Prima sparato in aria e poi contro di loro. Hanno sparato parecchi colpi. E’ morto senza un motivo. Gli hanno tolto la vita per niente. Andava a scuola e giocava a calcio Non andava per strada non era in mezzo alla droga”.
L’ipotesi degli investigatori è che il motivo di questa imboscata mortale che è stata tesa al ragazzo, fosse legato ad una lite avuta per motivi di droga, e i carabinieri stanno cercando adesso di capire se le telecamere di sorveglianza della zona abbiano ripreso qualcosa utile a poter identificare i suoi assassini.