Cronaca

Trasportavano la salma verso casa | Ma l’ambulanza prende una buca e “ritorna in vita”: è in terapia intensiva

La buca presa dall’ambulanza gli ha salvato di fatto la vita – foto di repertorio ANSA – spynews.it

Lo avevano creduto morto ma la buca presa in pieno dall’ambulanza lo ha rianimato: è ancora in condizioni critiche l’80enne indiano.

Sembrava morto, ma non lo era. Clamoroso quanto successo nello stato federato indiano dell’Haryana, dove un anziano 80enne è stato dichiarato deceduto dopo il ricovero in ospedale durato alcuni giorni, salvo poi rivelarsi vivo a seguito della botta presa dall’ambulanza che ne trasportava la presunta salma a casa.

Fondamentali le fantomatiche ‘buche indiane’, per anni considerate indicative della qualità delle strade del posto: secondo quanto riferito dalla famiglia ai giornali locali, era stata affittata un’ambulanza privata per trasportare l’uomo nella sua residenza, prima di essere cremato e affrontare il funerale.

Il mezzo ha accidentalmente preso una violenta buca e a quel punto l’uomo ha cominciato a gesticolare con la mano, con grande stupore del nipote che era a bordo con lui. A quel punto, è stato chiesto allo staff dell’ambulanza di controllare il battito, nonostante l’uomo non proferisse parola.

Dunque l’ambulanza ha cambiato il tragitto, trasportandolo verso l’ospedale di Karnal: qui è stato appurato che il paziente era ancora vivo ma che necessitava di importanti ausili medici. Da qui il nuovo ricovero in terapia intensiva.

La buca centrata in pieno dall’ambulanza ha avuto un ruolo fondamentale nella vicenda – foto di repertorio  ANSA – spynews.it

È in condizioni critiche ma è ancora vivo

Si chiama Darshan Singh Brar l’80enne indiano che è scampato ad una morte apparente: è ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Karnal ed è giudicato in condizioni critiche, sebbene respiri e abbia regolare pressione sanguigna e polso.

“Non sappiamo cosa sia successo nell’altro ospedale, se si è trattato di un errore tecnico o qualcos’altro”: questo quanto dichiarato dai medici del nuovo ospedale, basiti dalla sconvolgente vicenda. I colleghi del primo centro medico lo avrebbero staccato dal respiratore meccanico dopo una degenza di quattro giorni, prima di fornire ai familiari la tristissima notizia.

“La famiglia ha detto che è stato attaccato al ventilatore a Patiala per quattro giorni, ma ora respira da solo anche se la respirazione è faticosa perché ha un’infezione al petto” hanno raccontato i medici, confermando che l’80enne è attualmente in terapia intensiva a seguito dell’infezione respiratoria.

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