Cronaca

Cadavere nel bosco, prende forza l’ipotesi di omicidio: tutti gli elementi che non convincono gli inquirenti

Cadavere ritrovato in un bosco vicino Treviso, prende forza l’ipotesi di omicidio (DepositPhotos) – Spynews.it

Cadavere ritrovato nel bosco, tanti elementi fanno spettare alle forze dell’ordine che si tratti di un omicidio.

Prende sempre più forza l’ipotesi che Bledar Dedja, il 39enne di origini albanese il cui cadavere è stato ritrovato nella mattinata di Domenica 21 Gennaio 2023 in una zona boschiva vicino Treviso, sia stato ucciso.

Le numerose ferite da arma da taglio riscontrate sul suo corpo, stanno infatti spingendo le forze dell’ordine in questa direzione. Dedja era sposato con due figli, ed era arrivato nel nostro paese circa una ventina di anni fa. Dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, era stato visto l’ultima volta il sabato sera, poche ore prima della sua morte, nel ristorante-pizzeria di Borso del Grappa in cui lavorava come giardiniere e addetto alle pulizie.

L’ultima chiamata che ha fatto è stata alla cognata intorno alle ore 16 del pomeriggio, e da quel momento in poi, dell’uomo si sono perse le tracce. Si attendono ancora i risultati dell’autopsia, ma ci sono già diversi elementi che fanno sospettare gli investiatori che ci troviamo di fronte ad un omicidio. In primo luogo le numerose ferite da arma da taglio sul cadavere, con un fendente che gli ha perforato un torace.

Cadavere nel bosco, l’auto della vittima parcheggiata lì vicino (DepositPhotos) – Spynews.it

È stato ritrovato con i pantaloni abbassati e la sua auto parcheggiata vicino al sentiero

C’è poi anche il fatto che il 39enne è stato trovato con i pantaloni abbassati, e il sospetto è che possa aver avuto un rapporto sessuale poco prima della sua morte.

La sua macchina, una Mercedes bianca, è stato ritrovata a circa un centinaio di metri dal corpo. Sembra inoltre che, una volta finito il turno il sabato pomeriggio, Dedja aveva in programma di andare a pescare insieme a un amico nel suo fine settimana, che però interrogato dalla polizia, ha dichiarato che il 39enne non si era più fatto sentire quel giorno.

Nessuna pista viene esclusa, da un delitto violento perpetrato per vendetta fino a un regolamento di conti. Oltre all’autopsia sul corpo, sono anche fondamentali nei prossimi giorni le analisi sulla sua automobile e sui suoi vestiti, alla ricerca di eventuali tracce di Dna o impronte digitali del suo assassino.

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