Violenza omofoba a Palermo: picchiati e minacciati di morte per strada | Il racconto straziante: “Nessuno ci ha soccorso”
Le vittime sono sei ragazzi palermitani, picchiati violentemente da un branco di bulli omofobi. Nessuno è intervenuto per aiutarli.
Calci, pugni e insulti omofobi. È successo a Palermo, in zona Teatro Massimo: sei ragazzi di età compresa tra i 24 e i 29 anni hanno vissuto la notte più terrificante delle loro vite a causa di un’aggressione spinta da motivi meschini, avvenuta nella serata di domenica 21 gennaio.
I bulli avrebbero preso di mira le vittime all’uscita di un locale, riservando loro insulti gratuiti a tinte omofobe. Accerchiati, picchiati e rincorsi con chiare minacce di morte da 12 individui che non sono stati ancora identificati, essendo scappati a seguito dell’aggressione.
Due dei sei ragazzi sono riusciti a scappare dall’agguato per tentare di chiedere aiuto, prima di sporgere regolare denuncia in questura. Quello che lascia basiti è il comportamento dei passanti in quella che è la super trafficata Piazza Verdi, totalmente ignavi e ignoranti le grida di aiuto degli aggrediti.
Nessuno ha fatto niente, il sindaco: “Non può essere tollerato”
“Nessuno ci ha soccorso. In via Ruggero Settimo c’era tanta gente. Non si è fermato nessuno a soccorrere i miei amici che venivano picchiati senza alcun motivo. I ragazzini, tutti minorenni, si sentivano i padroni della strada e potevano fare qualunque cosa. Una banda che aveva deciso di trascorrere la serata aggredendo qualcuno.”
Questo il racconto di una delle vittime, che poi prosegue: “Ci hanno visti e senza un motivo particolare hanno pensato bene che fossimo una possibile preda. Un obiettivo perfetto per il sabato notte. Abbiamo presentato denuncia. Spero che la polizia li prenda. È stato un incubo”.
Il sindaco Roberto Lagalla si è poi interessato della vicenda, dichiarando: “Nessun tipo di violenza può essere tollerato. Questa mattina ho appreso dei quattro ragazzi aggrediti immotivatamente ieri, mentre stavano passeggiando per le vie del centro cittadino. Quanto accaduto è inaccettabile, a loro rivolgo la mia totale solidarietà e vicinanza. Questa Amministrazione condanna fermamente ogni forma di discriminazione e omofobia e auspico che vengano presto individuati i responsabili di questo episodio.”
E poi ancora, citando l’intervento dell’arcivescovo: “E mi rifaccio all’invito che oggi l’arcivescovo Lorefice ha rivolto ai giovani, nel corso della celebrazione in onore di San Sebastiano, invitandoli ad uno stile di vita sano e a comportamenti di tolleranza e rispetto. Un invito che deve essere colto anche da tutte le istituzioni che hanno il dovere di rinnovare, ogni giorno, il loro impegno in azioni di contrasto al degrado sociale ed educativo”.