Cristina Golinucci, la famiglia non si arrende: “Non si è mai scavato in modo approfondito vicino al convento”
La famiglia di Cristina Golinucci non si arrende e continua a chiedere si facciano scavi più approfonditi nella zona vicino al convento, l’ultimo luogo in cui è stata la ragazza prima di sparire nel nulla nel 1992.
Sono passati più di trent’anni dalla scomparsa di Cristina Golinucci, è l’unica certezza è che la famiglia della ragazza non ha alcuna intenzione di arrendersi e continua a lanciare appelli affinché emerga la verità su quel tragico giorno.
Cristina Golinucci aveva 21 anni quando il 1 Settembre del 1992, è uscita di casa dopo pranzo per non fare più ritorno. È scomparsa letteralmente nel nulla, e nonostante le ricerche, avviate fin dalle prime ore in cui ne era stata denunciata la scomparsa, non è mai stato possibile capire cosa sia successo a questa giovanissima donna. La famiglia è convinta che si debba scavare nuovamente nella zona vicino al convento dei frati Cappuccini, l’ultimo luogo in cui la Golinucci è stata vista.
Negli anni ci sono state diverse segnalazioni anonime che consigliavano gli inquirenti di concentrare gli scavi proprio in quella zona. L’ultima risale a qualche settimana fa, quando la redazione del quotidiano locale ha ricevuto la lettera di un uomo.Questa persona, rimasta anonima ha affermato di aver lavorato per la ditta di Romagna Acque nella zona intorno al convento, che ha nuovamente consigliato, come già era avvenuto con una lettera anonima nel 1997, di approfondire gli scavi in quella zona.
Perché la famiglia della Golinucci chiede che si scavi di nuovo intorno al convento
La famiglia dunque continua a chiedere alla magistratura di autorizzare queste nuove ricerche. In realtà, nella zona si era già scavato nel 2010 proprio per il caso Golinucci, ma ciò che la famiglia continua a fare presente è che in quell’occasione non si era mai andati nelle ricerche oltre il metro di profondità.
In queste settimane la legale che rappresenta la famiglia della ragazza, Barbara Iannuccelli, ha rilasciato un’intervista a Fanpage, spiegando di aver presentato da tempo una richiesta alla società Romagna Acque, che gestisce la zona vicino al convento, per avere la loro disponibilità a poter cercare in quegli spazi. Un luogo in cui in tutti questi anni secondo la Iannuccelli, “non si è mai cercato approfonditamente”.