Fermato mentre entrava in piazza San Pietro durante l’Angelus: ha accoltellato un agente. La prognosi non è grave.
Terrore in Vaticano. Proprio mentre Papa Francesco celebrava l’Angelus della domenica, un uomo originario di Palmi (Reggio Calabria) tentava di entrare in Piazza San Pietro munito di uno strano bagaglio che ha subito fatto insospettire gli agenti.
Fatto immediatamente perquisire, l’uomo si è rifiutato in un primo momento di aprire la borsa, cominciando un’accesa discussione con i poliziotti. In seconda battuta, l’apertura della valigia ha rivelato un coltello ben occultato.
Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, i propilei di via della Conciliazione si sarebbero tinti di una scena da film thriller: l’uomo ha infatti estratto il coltello dalla borsa per reagire violentemente alla perquisizione.
In particolare, il soggetto ha cominciato a sbraitare contro i poliziotti, aggredendone uno con una coltellata alla gamba. Dunque è stato immobilizzato con l’aiuto dei colleghi, per poi essere arrestato.
10 giorni di prognosi: questo l’esito dato dai sanitari che hanno soccorso l’agente rimasto ferito durante la colluttazione. Non è grave quindi la ferita da taglio procurata dall’aggressore, che ha totalmente perso la tranquillità una volta perquisito.
I controlli sull’identità dell’uomo hanno rivelato che si tratta di un 52enne originario di Palmi, comune della città metropolitana di Reggio Calabria. Secondo quanto riportato da ANSA, l’uomo sarebbe affetto da disturbi mentali non ancora totalmente specificati.
È stato dunque condotto in ufficio per essere ufficialmente arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Non sono ancora chiare le ragioni che lo hanno portato ad introdurre un coltello in Piazza San Pietro, ma allo stato attuale delle cose è esclusa l’ipotesi di un tentato atto di terrorismo.