Liliana Resinovich è stata ritrovata morta nel Gennaio del 2022 in due sacchetti di plastica. Cosa non torna nella testimonianza del marito.
Mancano ormai pochissimi giorni alla nuova autopsia che è stata disposta sul corpo di Liliana Resinovich, una donna di 63 anni trovata morta in un parco, avvolta in dei sacchi della spazzatura, i primi giorni di gennaio del 2022. La Resinovich era scomparsa nel nulla il 14 Dicembre del 2021, e dopo settimane di ricerche da parte dei carabinieri, il suo corpo era stato ritrovato in un parco molto vicino alla sua abitazione.
Le indagini non hanno portato a nessuna incriminazione ufficiale, ma la famiglia della donna, non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio ed è proprio dalla loro ostinazione ch la Procura è infine arrivata ad autorizzare un nuovo esame sul corpo. Sia il fratello della donna però che l’amante della Resinovich, Claudio Sterpin, si dichiarano convinti che il marito Sebastiano Visintin non abbia raccontato tutta la verità e sia in qualche modo coinvolto nella sparizione della moglie.
La posizione di Visintin è diventata ambigua per le forze dell’ordine a causa di alcune dichiarazioni che con il tempo si sono dimostrate false o contraddittorie.
L’uomo ad esempio ha sempre negato che i sacchetti di plastica in cui è stata ritrovata la moglie, fossero gli stessi o comunque simili a quelli che teneva nella cantina condominiale. Visintin ha infatti sempre negato che ci fossero dei sacchetti di plastica del genere nella loro cantina, ma una testimonianza raccolta in seguito dal loro vicino di casa, lo ha smentito.
Non è la sola contraddizione di Visintin che agli inquirenti avrebbe inizialmente raccontato di essersi preoccupato subito per la scomparsa della moglie, dando così l’allarme alle forze dell’ordine, per poi ritrattare dopo essere stato smentita da una vicina di casa, che ha invece raccontato agli inquirenti una versione diversa, spiegando che era lei la prima ad essere preoccupata della sparizione della Resinovich, e che inizialmente Visintin non voleva denunciare subito la sua scomparsa.