Lecco, tragico incidente ad alta quota | La tuta alare non si apre e precipita da 300 metri: schianto mortale
Tragedia ad Abbadia Lariana nel lecchese: la tuta alare non si apre e si schianta dopo un volo di 300 metri. Da chiarire la dinamica.
Siamo ad Abbadia Lariana, in provincia di Lecco. Un uomo ha perso la vita dopo essersi lanciato dalla parete del Forcellino da un’altezza di circa 200-300 metri, a causa della mancata apertura della tuta alare di cui era dotato.
Il terribile incidente è avvenuto nella mattinata del 21 febbraio sul Forcellino, nota località utilizzata da paracadutisti e amanti del brivido ad alta quota. Purtroppo però, l’esperienza adrenalinica dell’uomo si è trasformata in un dramma, con un volo colossale che ha trovato la sua fine solo nello schianto nell’area boschiva sopra Pradello.
Un epilogo inesorabile che sarebbe stato causato dal mancato funzionamento della tuta alare, che nel momento decisivo non si è aperta per cause ancora da accertare.
Attorno alle 11 di mercoledì 21 le prime chiamate ai soccorsi, con un testimone che ha assistito alla scena: ha narrato di aver visto il lancio nel vuoto e i tentativi dell’uomo, invani, di far funzionare il dispositivo alare.
Precipitava in avvitamento senza riuscire ad aprire la tuta: la fine orrenda del malcapitato
Secondo quanto riportato dal testimone, la vittima è stata vista precipitare avvitandosi su sé stessa nel tentativo di riuscire ad aprire la vela, che per qualche oscura ragione aveva smesso di funzionare rimanendo incastrata.
Le forze dell’ordine che hanno raggiunto il posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo, schiantatosi da un’altezza dai 200 ai 300 metri nell’area boschiva sopra Pradello.
Quindi l’area è stata battuta dagli uomini della Polizia e del Soccorso Alpino, che hanno cercato di fare il possibile ma che non hanno potuto far altro che constatare il decesso.