Spuntano nuovi dettagli sulla strage di Altavilla Milicia: la moglie di Barreca stava già cercando una nuova casa per portare via i figli dal marito.
Antonella Salomone poteva salvarsi. Questo è infatti quanto emerge dalle prime indagini che gli inquirenti stanno svolgendo sulla strage di Altavilla Milicia, un comune nel palermitano in cui un uomo di nome Giovanni Barreca ha sterminato la sua famiglia insieme a dei complici in preda al fanatismo religioso.
L’uomo, insieme a due complici, che aveva conosciuto un mese prima sui social e con cui condivideva la fede religiosa, e la figlia 17enne, ha brutalmente torturato e poi ucciso la moglie Antonella Salomone e i due figli Kevin ed Emmanuel. Un delitto atroce che ha sconvolto la comunità di Altavilla. E adesso, le forze dell’ordine hanno scoperto che la moglie dell’uomo aveva deciso da tempo di lasciare il marito e cambiare vita, proprio perché stanca di un fanatismo religioso, in cui coinvolge anche i figli, che assumeva tratti sempre più oscuri.
Non era d’accordo la Salomone a ospitare nella loro villetta i due “Fratelli di dio” (Questo il nome della setta che avevano costituito) che Barreca aveva voluto con sé. Aveva infine accettato, ma solo perchè nel frattempo stava già cercando una nuova casa, chiedendo l’aiuto di un’agenzia immobiliare.
Voleva iniziare una nuova vita e quando si è ritrovata in casa questi due ospiti così sgraditi, pensava probabilmente che ormai si trattava di resistere per un po ‘, fin quando non individuava un nuovo appartamento. Invece quelli sono stati i suoi ultimi giorni di vita, perché nel momento in cui i due”Fratelli di Dio” sono andati a vivere nella loro casa, sono iniziati quei “riti purificatori” contro il demonio che hanno convinto Barreca, i complici e la figlia, che la Salome andasse eliminata.
È stata lei infatti la prima ad essere uccisa, anche se per il momento non è ancora chiaro in che modo, dato che i suoi resti sono stati dati alle fiamme. Subito dopo sono iniziate le torture nei confronti dei due fratelli più piccoli, uccisi strangolati con una catena dopo giorni di sofferenze.