Nell’interrogatorio di garanzia, Rosa Comito ha confessato agli inquirenti di essere stata lei a uccidere il compagno Tiziano Colombi.
Tiziano Colombi è stato ucciso nella giornata del 27 Febbraio 2024 nella sua abitazione. Era un uomo di 58 anni che abitava in una casa popolare di Vercelli ed è morto dopo essere stati colpito una decina di volte alla schiena con un coltello.
Fin dal momento in cui gli inquirenti sono arrivati sul luogo dell’omicidio, i sospetti si sono immediatamente concentrati sulla compagna di Colombi Rosa Comito, una donna di 60 anni che secondo alcune fonti giornalistiche, avrebbe già ammesso di essere stata lei ad ucciderli. Colombi lavorava come infermiere e abitava non lontano dall’ospedale in cui prestavo servizio. E stando alle prime testimonianze raccolte dagli investigatori, sembra che l’uomo fosse molto apprezzato nel suo lavoro.
I primi risultati degli esami autoptici disposti sul corpo avrebbero inoltre evidenziato come il 58enne abbia tentato di difendersi dal suo aggressore. All’arrivo dei carabinieri anche la sua compagna presentava delle ferite alle mani, e il sospetto degli investigatori è stato dal principio che la donna se le fosse autoinflitte per allontanare da lei i sospetti.
Nel pomeriggio di ieri la Comito è stata a lungo interrogata dai magistrati, con i quali avrebbero finito per ammettere l’omicidio del compagno. E a quel punto, i magistrati hanno subito convalidato il suo arresto. Da una prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, il litigio tra i due compagni sarebbe iniziato intorno alle 19e30 del pomeriggio, e sembra oltretutto che nessuno dei vicini li abbia mai sentiti litigare in modo acceso o violento fino a quel giorno. E per nessuno dei due, risultano denunce in tal senso per maltrattamenti.
Secondo le prime indiscrezioni, la lite tra i due sarebbe scoppiata intorno alle 19.30 di ieri. L’uomo, che vive in provincia a Quinto Vercellese, andava tutti i giorni a trovare la compagna e mai nessuno li aveva sentiti discutere accesamente prima. Non risultano interventi delle forze dell’ordine o denunce.