I coniugi Fina e Carandente hanno chiesto di essere ascoltati dai magistrati per smentire le accuse di Barreca.
Continuano gli interrogatori a Giovanni Barreca, il muratore di 54 anni che con l’aiuto di una coppia di coniugi e della figlia 17enne ha brutalmente assassinato la moglie e i due figli, Emmanuel e Kevin, di cinque e sedici anni.
Una strage compiuta in preda al fanatismo religioso: come ha raccontato l’uomo, che si è autodenunciato alle forze dell’ordine subito dopo aver compiuto gli omicidi, gli omicidi sono scaturiti dal tentativo di scacciare il demonio dalla propria abitazione. La moglie Antonella Salomone è stata la prima ad essere uccisa, probabilmente perché si era reso conto della piega oscura che stavano prendendo in quei giorni i riti purificatori in cui il marito l’aveva coinvolto insieme ai figli.
I suoi resti sono stati trovati carbonizzati, ed è dunque ancora impossibile stabilire quale sia stata la sua causa di morte. E invece certo che i due ragazzi siano stati torturati per giorni, e persino percorsi brutalmente con dei cavi elettrici, prima di essere uccisi strangolati da una catena.
Nei giorni seguenti la sua incarcerazione e gli interrogatori condotti dagli inquirenti, Barreca però ha a un certo punto cambiato versione, spiegando di essere stato plagiato dalla coppia di coniugi che aveva conosciuto il mese prima sui social (E che facevano parte di una setta religiosa chiamata “Fratelli di Dio”) e che aveva deciso di ospitare a casa sua in quei giorni. Dopo le dichiarazioni dell’uomo però, sia Sabrina Fina che Massimo Carandente, hanno chiesto tramite i loro legali di poter essere ascoltati e raccontare la loro versione.
E sembra che i due siano pronti a sostenere una tesi che rappresenterebbe un vero colpo di scena nelle indagini su questa orrenda strage. La coppia sembra pronta a sostenere, a differenza di quanto dichiarato da Barreca e la figlia 17 enne, che non erano in quella casa nei giorni in cui si sono consumati gli omicidi. Una tesi che se confermata, ribalterebbe completamente quanto ricostruito dagli inquirenti fino ad adesso.