Un nuovo sopralluogo del Ris nella casa in cui si è consumata la strage di Altavilla ha permesso di fare una nuova scoperta.
Nella giornata del 7 Marzo 2024, il Ris di Messina ha effettuato un nuovo sopralluogo nella casa di Giovanni Barreca, un uomo di 54 anni che insieme ad una coppia di coniugi, Sabina Fina e Massimo Carandente, e la figlia 17enne ha brutalmente ucciso la moglie e i due figli. È stato Barreca ad autodenunciarsi agli inquirenti subito dopo la strage, raccontando di aver agito allo scopo di cacciare il demonio dalla sua abitazione.
Un delitto dunque commesso in preda al fanatismo religioso, ma sono bastati pochi giorni di indagini affinché le forze dell’ordine accertassero anche la complicità della figlia, ritrovata in casa al loro arrivo nella sua stanza in stato confusionale. Ed è stata proprio la 17enne a confessare agli inquirenti come lei e il padre siano stati aiutati dalla coppia di coniugi in questa strage.
Il Ris ha nuovamente passato a setaccio la casa alla ricerca di nuove prove, trovando anche delle scritte sui muri in altre stanze, estratte dalla Bibbia o dal Vangelo. È stata poi posta un’attenzione particolare al luogo in cui sono stati ritrovati i resti di Antonella Salomone.
È stata lei infatti la prima a morire, e il suo corpo è stato ridotto in cenere dai tre. È andata forse molto peggio ai figli di Barreca, Kevin ed Emmanuel, che sono stati torturati per giorni prima di essere uccisi.
Barreca ha in seguito cambiato versione davanti agli inquirenti, affermando di non ricordare nulla di quelle ore, e sostenendo come il delitto sia stato invece compiuto dalla coppia di coniugi. Sembra però che l’uomo sia ancora in stato confusionale, e le sue risposte non sempre siano lucide. Il suo avvocato Barracato ha dichiarato “Ha capito di aver perso la famiglia anche se non sa spiegarsi come. Subito però dice anche che ‘è stato compiuto il volere di Dio'”.