Pianificavano attentati suicidi contro militari e obiettivi civili: arrestati a L’aquila tre presunti terroristi provenienti dalla Palestina.
La Polizia di Stato de L’Aquila ha ordinato l’arresto in carcere per i 3 palestinesi scovati in Abruzzo, di cui si sospetta stessero organizzando “un’associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico”.
Secondo quanto riportato da ANSA, il loro principale obiettivo era pianificare attentati contro individui civili e militari in territorio estero. La Polizia ha scoperto anche una fitta opera di proselitismo mossa dagli ideali palestinesi.
La Procura della Repubblica di L’Aquila ha richiesto la custodia cautelare contro i tre, prontamente emessa dal gip distrettuale di L’Aquila. Coinvolta anche la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, che si è coordinata con quella locale.
La struttura di cui facevano parte i tre è denominata “Gruppo di Risposta Rapida – Brigate Tulkarem“, e parrebbe una costola delle famose “Brigate dei Martiri di Al-Aqsa”, nate come cellula terroristica operante contro gli stati esteri.
Si chiama Anan Yaeesh, 37 anni, il palestinese arrestato già dallo scorso 27 gennaio su richiesta di Israele. Attivata la procedura di estradizione (richiesta delle stesse autorità israeliane), il legale di Yaeesh chiederà nella giornata di oggi la revoca della misura cautelare.
Tutto questo perchè c’è il “rischio concreto ed effettivo che Yaeessh, che vive e lavora all’Aquila dal 2017, venga sottoposto a trattamenti inumani e degradanti” compresa “la tortura“. Questo il sunto delle richieste dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore del 37enne.
Il Ministro dell’Interno Piantedosi si è prontamente ritenuto soddisfatto per l’arresto “di tre pericolosi terroristi, operazione che conferma il continuo impegno e la grande capacità investigativa delle nostre forze dell’ordine. Alle forze di polizia e alla magistratura va il mio ringraziamento per questo importante risultato che testimonia la costante azione di monitoraggio e prevenzione realizzata sul fronte dell’estremismo e della radicalizzazione”.