Cronaca

Pavia, noto trapper muore in carcere: trovato col cappio al collo | Era stato duramente criticato da Salvini

Noto rapper si toglie la vita in carcere: era tornato dentro circa 10 giorni fa (DepositPhotos) – Spynews.it

Trovato morto nel carcere di Pavia: questo il triste destino del trapper che aveva fatto scalpore per i suoi comportamenti sopra le righe.

Jordan Tinti, nome di battesimo di Jordan Jeffrey Baby, è deceduto nella sua cella del carcere di Pavia, ritrovato dalle guardie carcerarie con una corda stretta al collo. Tutto farebbe pensare al suicidio del trapper originario della Brianza.

Secondo quanto riportato da Ansa, il 26enne avrebbe trovato la morte nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 marzo e il cadavere sarebbe stato scoperto attorno all’1.30.

Il sogno di vivere di musica si era infranto contro le vicende giudiziarie che lo hanno accompagnato in questi anni, in particolare dal 2019 quando assalì una volante dei Carabinieri nel napoletano.

Filmandosi, aveva avuto un doppio risultato: quello di promuovere il suo singolo sui social e soprattutto quello di salire alla ribalta delle cronache, con intere trasmissioni televisive che parlarono di quanto accaduto. Arrivò perfino ad essere invitato a Non è l’Arena di Giletti, dopo le polemiche scaturite dall’intervento di Meloni e Salvini che lo criticarono aspramente.

La condanna per rapina con l’aggravante dello sfondo razziale

Nell’agosto di 2 anni fa, Tinti aveva rapinato un operaio nigeriano nel monzese, con tanto di filmato pubblicato su internet: reato che gli costò una condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione per rapina aggravata dall’odio razziale.

Il carcere lo aveva cambiato, tanto da provare più volte a togliersi la vita per farla finita. Il suo avvocato ha spiegato che c’erano due procedimenti in corso presso il Tribunale di Pavia per maltrattamenti e violenze in carcere.

Lo scorso novembre aveva ottenuto di scontare la sua pena in una comunità, per provare l’affidamento terapeutico. Circa 10 giorni fa era stato trovato in possesso di un cellulare e di un pacchetto di sigarette, violando il regolamento della comunità e tornando in carcere. Ritorno che di fatto gli è stato fatale.

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