Emerge un nuovo e sconcertante dettaglio sulla strage di Altavilla Milicia, dove hanno perso la vita Antonella Salomone e i due figli Kevin ed Emmanuel.
In questi giorni Giovanni Barreca, l’uomo di 54 anni che insieme a due complici e l’aiuto della figlia 17enne ha trucidato barbaramente la sua famiglia in preda al delirio mistico, ha incontrato il suo avvocato Giancarlo Barracato. Nei prossimi giorni verrà effettuata una perizia psichiatrica nei suoi confronti.
È stato Barreca a chiamare le forze dell’ordine subito dopo la strage, confessando il delitto, e facendosi raggiungere dai carabinieri in un luogo lontano dalla sua abitazione dove era fuggito con la sua macchina. E sono proprio quelle dodici, da quando l’uomo ha lasciato la sua abitazione, dopo aver ucciso insieme ai suoi complici, la moglie Antonella Salomone e i figli Emmanuelle Kevin.
Un omicidio che si è consumato dopo diversi giorni di torture. È stata la moglie la prima ad essere uccisa, probabilmente perchè si era resa conto delle intenzioni del marito e della coppia di coniugi che lui aveva insistito per ospitare nella loro villa, allo scopo di fare dei rituali che potessero scacciare il demonio da quella casa. Un vero e proprio delirio mistico che ha portato i tre, insieme alla figlia 17enne, a torturare in modo atroce i due ragazzi prima di morire arrivando persino a percuoterli con dei cavi elettrici.
Nella ricostruzione fatta dagli inquirenti, Barreca dopo aver lasciato la sua villa, ha gettato il suo cellulare nella stazione di Altavilla Milicia, per poi darsi alla fuga. Sembrerebbe inoltre che a un certo punto della sua fuga la macchina abbia avuto un guasto al motore, e dopo diversi tentativi di farla ripartire, Barreca avrebbe tentato un rituale magico, mettendo le mani sul cofano, allo scopo di ripararlo.
Un particolare che se confermato, potrebbe essere una prova dell’instabilità mentale dell’uomo, anche se bisognerà attendere la perizia psichiatrica per saperne di più.