Con un vero e proprio colpo di scena, la Procura di Trieste ha deciso di riaprire le indagini su Unabomber, il terrorista italiano che mise in atto 34 attentati tra il 1994 e il 2006.
Dopo sedici anni, la Procura ha deciso a sorpresa di riaprire le indagini sul caso di “Unabomber”. Venne chiamato così infatti, in omaggio al feroce terrorista americano divenuto famoso grazie al cinema e alle serie tv, il dinamitardo italiano che tra il 1994 e il 2006 terrorizzò la nazione lasciando delle bombe tra il Veneto e il Friuli che provocarono diverse vittime.
Adesso la Procura di Trieste, forte anche delle nuove tecnologie di analisi che vent’anni fa non erano di certo disponibili, ha deciso di fare un nuovo tentativo e sottoporre all’analisi del Dna undici persone, alcune delle quali figuravano già come sospettati alle forze dell’ordine in quegli anni. Furono in tutto 34 gli attentati portati avanti dal terrorista in quegli anni. Francesca Ghirardi aveva 9 anni quando nel 2003 raccolse sul greto di Piave, un evidenziatore che le esplose vicino al viso.
Ed è solo una delle tante vittime che ha visto cambiare la propria vita dopo quella quella tragedia. Adesso dunque il Gip chiederà agli undici indagati di sottoporsi spontaneamente ai test del Dna, anche se per coloro che si rifiutano, potrebbe a quel punto anche essere autorizzato l’accertamento coatto.
Ma non solo, perchè ci sarebbe anche un sospettato emerso soltanto in questo ultimo anno, anche se sembra che la fonte che ha portato alla sua identificazione, non venga considerata totalmente attendibile dagli inquirenti.