Liliana Resinovich, arriva una svolta sul caso: era rimasta incinta di Sterpin, il marito l’ha convinta ad abortire
Arriva una svolta sul caso di Liliana Resinovich, un episodio risalente a trent’anni fa, ma che mette in dubbio la versione del marito.
È arrivata una svolta nel caso di Liana Resinovich, la donna scomparsa nel dicembre del 2021, per poi essere ritrovata senza il 5 gennaio 2022 in un parco vicino la sua abitazione, avvolta in dei sacchetti di plastica. La famiglia, e in particolare il fratello della donna che si è sempre esposto pubblicamente in merito, non ha mai creduto all’ipotesi del suo suicidio e in questi è risucito ad ottenere che sul suo corpo venga disposta una nuova autopsia.
Una storia lunga e complicata, in cui sia il fratello della Resinovich, che un amico della donna di nome Claudio Sterpin, che sosteneva di avere una relazione con lei, hanno sempre messo in dubbio la versione del marito della Resinovich, Sebastiano Visintin, accusandolo di non aver mai raccontato tutto quello che sa sulla sua scomparsa.
Accuse da cui Visintin si è sempre difeso in modo deciso. Adesso però è emerso dagli atti di un’intercettazione ambientale fatta negli anni scorsi all’uomo, un episodio risalente ad inizio anni novanta e che era ignorato dallo stesso fratello della Resinovich. Sembrerebbe infatti che la Resinovich avesse avuto una relazione romantica con Claudio Sterpin ed era rimasta incinta, scegliendo infine di abortire su consiglio di Visintin, con cui aveva già intrapreso una relazione.
Perchè questo episodio può mettere in dubbio la versione
Un episodio che getta qualche dubbio sulla veridicità della testimonianza dell’uomo, che ha sempre negato che tra sua moglie e Sterpin ci potesse essere una relazione amorosa, e che semmai era Sterpin a desiderarlo senza trovarsi ricambiato.