Soffocato durante un esorcismo: l’uomo aveva chiesto aiuto al 112 settimane prima dell’omicidio
C’è un nuovo dettaglio nelle indagini per la morte di Khalid Lakhrouti, morto per soffocamento durante un rito esorcista a cui l’avevano costretto i suoi famigliari.
Emergono dei nuovi e drammatici particolari sulla morte di Khalid Lakhrouti, un uomo di 43 anni morto a Salassa il 10 Febbraio 2024 per soffocamento durante un rito religioso. Per la sua morte sono adesso indagati i suoi familiari, lo zio, il fratello e l’ex moglie, che secondo gli inquirenti avrebbero tentato di simulare e convincere in seguito gli investigatori che il loro familiare era morto per un overdose da droga.
Una tesi che non ha mai convinto gli inquirenti e che è stata in seguito smentita dall’autopsia, che ha invece dimostrato come l’uomo sia morto per soffocamento. Ma non solo, perché nel suo stomaco è stato anche ritrovato un bottone che probabilmente faceva parte dei vestiti che gli sono stati premuti sulla faccia per soffocarlo.
Le indagini successive alla sua morte, hanno permesso ai carabinieri di come scoprire come l’uomo fosse stato sottoposto in quattro diverse occasioni a un rito esoterico da parte dei suoi familiari che si erano convinti, in particolar modo lo zio che ricopre il ruolo di capo di una comunità islamica del luogo.
L’uomo era già finito in ospedale e aveva anche chiesto aiuto alle forze dell’ordine
Ciò che è emerso dalle investigazioni è che l’uomo era già finito in ospedale alcune settimane prima, trovato svenuto dai vicini che avevano chiamato i soccorsi. Inizialmente dopo essere finito in ospedale, ricevuto la dovuta assistenza, l’uomo non aveva fatto cenno del perché era stato ritrovato svenuto dai suoi vicini.
Ma subito dopo le dimissioni aveva deciso di chiamare il 112 per raccontare che era finito in ospedale proprio a causa di un rito di esorcismo che gli era stato imposto dai familiari, dichiarando anche che se gli fosse successo qualcosa di brutto nelle settimane seguenti, la colpa era da addebitare al fratello.