Arrivano i risultati della perizia psichiatrica su Emiliano Laurini, il mandante del violento pestaggio ai danni della sua ex fidanzata.
È finalmente arrivata la perizia psichiatrica che era stata richiesta dai legali di Emiliano Laurin, l’uomo che aveva assoldato due ragazzi per picchiare la sua ex fidanzata Martina Mucci nella notte tra il 20 e il 21 Febbraio 2024. Un’aggressione in cui la ragazza, una barista di 28 anni, era stata brutalmente picchiata e massacrata di botte riportando una frattura al setto nasale, diversi lividi e persino la perdita di un dente. Inizialmente la prima ipotesi fatta, considerato che i due uomini erano incappucciati, è che si fosse trattato di un tentativo di rapina.
Gli inquirenti stessi però faticavano a credere a questa pista, in quanto l’accanimento nei confronti della ragazza era stato brutale e prolungato. E così le indagini si sono a un certo concentrate sull’ex fidanzato della donna, Emiliano Laurini, che ha dopo lunghi interrogatori ammesso di essere stato lui il mandante di quell’aggressione, specificando però che i due ragazzi dovevano soltanto tagliarle una ciocca di capelli, e che si erano lasciati prendere la mano, fino a pestarla brutalmente di loro iniziativa.
Laurini ha riconosciuto subito le sue colpe e pagato un assegno di risarcimenti per i danni fisici e psicologici causati alla 28enne, di circa 22mila dichiarandosi disposto a iniziare un percorso di recupero psicologici.
Anche per questo i suoi difensori avevano chiesto una perizia psichiatrica, i cui risultati sono arrivati in questi giorni. Gli psichiatri che hanno esaminato e interrogato Laurini, hanno dichiarato che ritengono l’uomo capace di intendere e di volere. L’uomo adesso dovrà attendere il processo e si trova in carcere insieme ai due complici.
Sul caso si è pronunciata in questi giorni anche Costanza Malerba, l’avvocato che difende Martina Mucci: “Entro l’estate ci sarà una valutazione del giudice su questi fatti che riguardano non solo l’aggressione ma anche una condotta di maltrattamenti importante nei confronti di Martina Mucci, conseguenza di una cultura maschilista in cui la donna diventa oggetto della persona che le vuole bene tra virgolette”