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Mostrò il cadavere della compagna in videochiamata | Chiesta l’archiviazione del caso, la mamma si oppone


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Morì 3 anni fa a casa del fidanzato: la mamma di Valeria Pandolfo si oppone all’archiviazione del caso. Troppi dettagli inquietanti ancora da spiegare.

Era il 17 maggio del 2021 quando a Prata Sannita, nel Casertano, Valeria Pandolfo venne ritrovata morta a casa del fidanzato Marcus, ufficialmente per un arresto cardiocircolatorio (accertato dall’autopsia).

Ma la mamma della vittima non ha mai creduto a questa versione, e la richiesta di archiviazione fatta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere l’ha lasciata spiazzata, visti i molti dettagli inquietanti emersi dalla versione di Marcus.

Uno su tutti, l’utilizzo dei social che in maniera compulsiva la coppia faceva quotidianamente, con il racconto in diretta live delle proprie vite che spesso si mischiava con la realtà: fa piuttosto specie il comportamento del ragazzo che, alla morte della compagna, ha avuto come primo pensiero quello di condividere un momento così tragico in videochiamata WhatsApp con un gruppo di persone.

Da questa videochiamata, gli inquirenti sono risaliti a delle macchie ipostatiche sul corpo di Valeria che sono state spiegate dall’autopsia come causate dall’arresto cardiocircolatorio. La madre di Valeria ha però avuto vari scontri col compagno Marcus, tanto da arrivare a denunciarlo per minacce e offese aggravate.

Carabinieri
Carabinieri (ANSA) – Spynews.it

La mamma Mirella si scaglia contro Marcus: frequentava pessimi ambienti

Nel 2019 la madre Mirella Abela non aveva un buon rapporto con Marcus, tanto da essere costretta a denunciarlo, in quanto le furono scagliati contro i suoi follower, colpevoli di minacce e offese irripetibili.

Secondo quanto riportato da Tag24, l’avvocata Gabriella Mazzone ha riferito di una scoperta fatta da Mirella che vedrebbe la figlia sul web in pose decisamente ‘compromettenti’. Un dettaglio che ha confermato come la coppia frequentasse ambienti social pessimi e per certi versi tossici.

Per questi motivi Marcus, che in precedenza era stato accolto in casa dalla famiglia di Valeria, non era più una presenza gradita, costringendo di fatto la ragazza a seguirlo per convivere nel casertano.

Quindi, la richiesta di archiviazione del fascicolo da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere che indagava su una possibile istigazione al suicidio.