Continuano le operazioni di soccorso nella centrale idroelettrica di Bargi, dopo la terribile esplosione di quattro giorni fa. E arriva il bilancio definitivo dei morti.
Arrivati al quarto giorno di ricerche da parte di vigili del fuoco e soccorritori, il bilancio della strage che avvenuta sul lago di Suviana, dove un incidente che si è verificato all’interno della centrale idroelettrica di Bargi ha provocato un’esplosione senza precedenti nella storia recente della regione, il bilancio delle vittime è salito a sette. L’ultimo corpo recuperato è quello del 68enne napoletano Vincenzo Garzillo.
E potremmo per fortuna essere arrivati alla fine di questa drammatica conta dei morti. come ha dichiarato in conferenza stampa il direttore della Protezione Civile Luigi d’Angelo: “Il bilancio definitivo, grave ma definitivo, è quello di sette feriti e sette deceduti. Con il ritrovamento di pochi minuti fa dell’ultimo disperso, Vincenzo Garzillo, al piano -9″.
Le operazioni di soccorso, iniziate subito dopo questa tragedia, hanno visto coinvolte più di duecento persone tra polizia, vigili del fuoco, guardia di finanza, e operatori sanitari. Purtroppo per molte persone che lavoravano all’interno della centrale non c’è stato nulla da fare, nonostanti gli sforzi profusi, come ha ricordato d’Angelo: “Tutti noi ci portiamo dietro in questi giorni un carico emotivo importante che farà parte del nostro bagaglio. Ma vorrei dire che, al di là delle divise che portiamo e degli enti a cui apparteniamo, abbiamo lavorato fin da subito come una squadra. Abbiamo avuto come priorità il supporto, l’attenzione per i familiari dei dispersi. Avevamo l’unico obiettivo di restituire ai loro cari le persone che risultavano disperse”.
Intanto la Procura di Bologna ha già aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposo nei confronti di ignoti, iniziando a raccogliere le prime testimonianze per cercare di ricostruire con precisione cosa sia accaduto nella centrale, e sembra che a causare l’esplosione, avvenuto a circa trenta metri di profondità, sia stato il danneggiamento improvviso di una turbina all’ottavo piano, e capire se questa terribile tragedia poteva essere in qualche modo evitata.
La centrale però, come ha spiegato nella giornata di ieri, 11 Aprile 2024, il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato, non sarà sequestrata per intero, ma solo per i piani, l’ottavo e il nono, in cui si è verificato l’incidente. Così come non sarà eseguita l’autopsia sul corpo delle vittime.