Tre funzionari di Roma dell’Agenzia delle Entrate sono stati arrestati con l’accusa di aver venduto informazioni riservate dell’ente.
Due funzionari dell’Agenzia delle Entrate sono stati arrestati con l’accusa di aver effettuato degli accessi abusivi al sistema informatico dell’ente, per poi vendere le informazioni che ottenevano, dietro pagamento, a terzi.
E con queste accuse, nella giornata di oggi 16 Aprile 2024, la Procura della repubblica di Roma ha emesso due ordinanze di custodia cautelativa riferite ai reati di corruzione e accesso illegittimo ai sistemi informatici dell’AdE. L’accusa mossa dagli inquirenti, parte dal fatto che i tre funzionari, impiegati nelle sezioni dell’ente erariale nella capitale, avevano creato un sistema corruttivo ben rodato con cui riuscivano, dietro compensi in denaro, ma anche ad esempio il saldo di pranzi al ristorante. a fornire informazioni riservate a diversi liberi professionisti.
Molti di questi si rivolgevano ai tre, per avere informazioni risolutive sullo stato ad esempio delle indagini a loro carico per gli accertamenti fiscali in essere, in modo da poter ottenere dei vantaggi conoscitivi che gli consentivano spesso di risolvere a loro favore le pratiche.
Le tangenti che percepivano i tre funzionari nel rendere questo servizio, potevano andare dalle poche centinaia di euro, fino a richiedere somme superiori al migliaio di euro per i casi più complessi. Un vero e proprio mercato di accesso abusivo alle informazioni dell’Agenzia delle Entrate, che i tre erano riusciti ad impiantare stabilmente a Roma.