Orrore a Jesi, responsabili di una struttura psichiatrica accusati di violenza sessuale sui pazienti
La Procura di Ancona ha arrestato una coppia di coniugi con l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti sui pazienti del centro psichiatrico in cui lavoravano.
Sono stati arrestati e si trovano adesso agli arresti domiciliari una coppia di coniugi fermati dalle forze dell’ordine al termine di una lunga indagini, e che dovranno adesso rispondere di accuse pesantissime. I due infatti, che lavorano come responsabili di una struttura di riabilitazione psichiatrica priva a Jesi, in provincia di Ancona, sono accusati di violenza sessuale aggravata nei confronti di una donna residente nel centro, e affetta da gravi problemi mentali.
Nella ricostruzione fatta dagli investigatori, la coppia di coniugi avrebbe abusato della vittima per circa un anno, e il sospetto è che questo tremendo reato sia stato commesso anche su altri pazienti che vivevano all’interno della struttura. Oltretutto, uno dei coniugi, il marito, è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile di Ancona in flagranza di reato all’interno del centro.
Le mogli, che aveva prestato in passato servizio come assistente sociale all’interno del centro, è stata invece sottoposta a un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di maltrattamenti e lesioni aggravate. I due indagati respingono le accuse, ma sembra che nei loro confronti ci siano delle prove molto pesanti, ottenute grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali.
L’indagine è partita grazie alla denuncia di un paziente della struttura
L’indagine è nata grazie a una segnalazione pervenuta alla Procura della Repubblica, in cui si denunciava chiaramente come all’interno del centro venissero perpetrate delle violenze sessuali ai danni dei pazienti. E sembra che sia stato proprio uno dei residenti della struttura a scrivere quella lettera, raccontando cosa accadeva nel centro. A quel punto gli inquirenti hanno iniziato le indagini, piazzando delle cimici all’interno della struttura di Jesi.
Ma non c’è solo la violenza sessuale tra i crimini consumati dai due. Sembrerebbe infatti che i pazienti siano stati maltrattati in diversi modi, evitando di utilizzare il riscaldamento in modo adeguato durante l’inverno, e spesso offesi e presi a calci e pugni per i più futili motivi. Una donna sarebbe stata addirittura aggredita e presa per un orecchio, con una forza tale da strapparle via un pezzo di pelle.