Uccisa in una chiesa abbandonata ad Aosta, il compagno si difende: “Mi ha mentito, mi ha detto che aveva ritirato la denuncia”
È stato ascoltato in questi giorni Sohaib Teima, accusato dell’omicidio della compagna in una chiesa abbandonata vicina ad Aosta.
Nell’ultima udienza che si è tenuta nella giornata di ieri, 25 Aprile 2024, Sohaib Teima, il 21enne di Fermo arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver ucciso la compagna Auriane Nathalie Laisne, continua a dichiararsi innocente.
La vittima era stata ritrovata da alcuni escursionisti all’interno di una chiesa abbandonata vicino ad Aosta, ed immediatamente erano partite le indagini dei carabinieri, che avevano raccolto alcune testimonianze fondamentali in quelle prime ore, che raccontavano di come la ragazza fosse nei giorni precedenti in compagnia di un ragazzo molto giovane con cui stava visitando la zona e percorrendo i sentieri naturalistici. C’è voluto poco per le forze dell’ordine per scoprire che la persona in questione era proprio il compagno della vittima.
Teima era stato però denunciato dalla Laisne nei mesi precedenti per violenza e maltrattamenti e per lui era arrivato anche un divieto di avvicinamento. Il 21enne ha raccontato ai giudici Grenoble che era con lei in quei giorni ad Aosta, ma aveva accettato di accompagnarla in Italia perché la sua ex compagna gli aveva giurato di aver ritirato la denuncia nei suoi confronti: . “Mi ha mentito, io ho sempre rispettato il divieto ma lei mi aveva detto di aver ritirato la denuncia, per questo eravamo insieme”.
La prima udienza era stata posticipata a seguito di un malore accusato dal ragazzo
Inizialmente il 21enne doveva essere ascoltato dalla Corte di Appello di Grenoble il 18 Aprile, ma l’udienza era stata rinviata a seguito di un malore accusato dal ragazzo nel momento in cui era uscito dal carcere per andare a testimoniare, e che sembra fosse dovuto a un suo abuso di psicofarmaci fatto nei giorni precedenti.
Nella ricostruzione fatta dagli inquirenti, Teima avrebbe ucciso la ragazza proprio in quella chiesa in cui è stata in seguito ritrovata, nella notte tra il 26 e il 27 Marzo, per poi scappare subito dopo in Francia dove è stato fermato dalla polizia. La Laisne è stata uccisa da diverse coltellate , una alla gola e l’altra all’addome che le sono risultate fatali, ma l’arma del delitto fino a questo momento non è stata ritrovata.