Gli inquirenti hanno accusato una donna di 44 anni di aver perseguitato e istigato al suicido il suo ex compagno, impiccatosi in un ex fienile nel 2022.
È stato ritrovato in fin di vita in un ex fienile su settembre del 2022, per essere subito soccorso e portato in ospedale. Purtroppo per lui non c’era più nulla da fare, e la vittima, un uomo di 43 anni, è entrato in coma ed è morto pochi giorni dopo. Adesso a distanza di due anni da quel tragico suicidio, l’inchiesta sulla sua morte ha portato all’incriminazione di una donna brasiliana di 43 anni, con cui la vittima aveva avuto una breve relazione andata avanti dall’agosto del 2021, fino al gennaio del 2022.
Le accuse verso la donna sono molto gravi: per gli inquirenti infatti è stata lei a indurre l’uomo al suicidio, perseguitandolo per mesi in un vero e proprio delirio di violenza psicologica che ha portato l’uomo secondo l’accusa he è stata formulata dal pubblico ministero Paolo Scafi, già profondamente instabile a causa di una dipendenza dalle droghe, a compiere questo gesto così estremo.
La donna avrebbe addirittura creato una serie di profili social falsi, poi rintracciati dagli inquirenti che utilizzeranno le chat nel processo che si terrà contro di lei, al solo scopo di demolire psicologicamente il suo ex, scrivendogli frasi come “Sarebbe bellissimo ammazzarsi in questo mese. Non tutti hanno la possibilità di scegliere il mese in cui morire… prendo il popcorn e ti giuro che tutti faremo finta di piangere”.
In molti casi inoltre, la donna lo perseguitava con insulti persino più offensivi, ritrovati nelle chat dai carabinieri: “deficiente, nano, Sherk, pezzo di aborto, aborto non realizzato, pedofilo”. Lo stabile in cui il 43enne si è tolto era di proprietà della sorella che, preoccupata per le sue condizioni di salute, lo aveva convinto ad andare a vivere insieme a lei. Purtroppo è stato tutto inutile perché alla fine l’uomo ha scelto comunque di togliersi la vita, e adesso la sua ex è ricercata dalla polizia italiana. La donna infatti ha fatto ritorno in Brasile e risulta al momento irrintracciabile e anche per questo si è deciso di rinviare il processo a settembre.