Cronaca

Trieste, malore nei campi per un 63enne | L’ambulanza arriva 24 minuti dopo: paziente deceduto

L’ambulanza ci ha messo circa 24 minuti per raggiungere il posto – foto di repertorio ANSA – spynews.it

Un ritardo nei soccorsi che è stato fatale per un uomo di 63 anni, deceduto mentre lavorava nei campi a seguito di un malore.

Ha fatto troppo tardi, l’ambulanza che avrebbe dovuto soccorrere l’uomo che nella giornata del 29 aprile ha accusato un malore nella campagna triestina. Con lui, la moglie che ha prontamente chiamato e atteso i soccorsi, arrivati circa 24 minuti dopo la chiamata.

Erano tutti impegnati su altre emergenze. Questa la giustificazione ufficiale da parte della Centrale Sores, che nel frattempo era chiamata a gestire altri 12 interventi con 6 chiamate in attesa. Ad aggravare un quadro decisamente complicato, anche la difficoltà da parte della moglie nel fornire delle indicazioni precise sulle coordinate geografiche esatte.

L’assenza di soccorso in questo lasso di tempo è stato fatale all’uomo, che ha dapprima perso i sensi per poi spegnersi a seguito del malore. E’ stata una nota ufficiale Sores (Struttura Operativa Regionale di Emergenza Sanitaria) a fornire la versione esatta dei fatti.

Nella ricostruzione cronologica, spunta anche un presunto tentativo da parte dei presenti ad applicare delle manovre di rianimazione. Tentativi che avrebbero ricevuto un diniego.

Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto per spiegare l’accaduto – foto di repertorio ansa – spynews.it

La nota ufficiale di Sores: il diniego dei presenti ad intervenire

La corsa in ambulanza è durata più a lungo del previsto a causa delle difficoltà a localizzare il punto esatto dell’incidente, oltre ad uno spiego di forze non indifferente per altre emergenze contemporanee. Questa, in sintesi, la motivazione che lo Sores fornisce nella sua ricostruzione rispetto al ritardo dell’intervento.

C’è poi da capire la dinamica del mancato intervento dei presenti: sulla nota si legge infatti come ‘un operatore Sores continuava a prestare assistenza cercando di far intervenire i presenti con le manovre guidate di rianimazione, continuando a ricevere un diniego‘.

Dai soccorsi chiamati alle 14.15 all’intervento applicato alle 14.39 sono passati esattamente 24 minuti e purtroppo, per il 63 enne non c’era più niente da fare.

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