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Omicidio Giulia Cecchetin, il processo contro Turetta inizierà ad Ottobre: resta il dubbio della premeditazione

Giulia Cecchettin e Filippo Turetta (ANSA) – Spynews.it

Mancano pochi mesi all’inizio del processo contro Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin.

Sono passati quasi sei mesi dall’omicidio di Giulia Cecchettin, uno dei casi di femminicidio più eclatanti degli ultimi anni, che ha tenuto incollati allo schermo televisivo e ai giornali milioni di italiani, nel momento in cui lei e il suo ex fidanzato Filippo Turetta risultavano semplicemente scomparsi, fino al tragico ritrovamento del suo corpo, avvenuto circa una settimana dopo la sua sparizione.

Turetta è stato arrestato pochi giorni dopo mentre tentava la fuga in Germania, e ha confessato subito di essere l’autore di questo cruento omicidio, affermando di aver agito in preda ad un raptus. Come è emerso nelle indagini successive, il ragazzo non accettava la fine della sua relazione con la Cecchettin, con la quale era comunque rimasto amico, e aveva iniziato a molestarla e controllarla in modo sempre più pressante, fino al giorno in cui, dopo averla invitata a cena in un centro commerciale, non ha deciso di ucciderla mentre erano in auto.

Adesso la pubblica accusa è pronta a chiedere il rinvio a giudizio nei suoi confronti, e il processo dovrebbe iniziare tra settembre e ottobre di quest’anno. Tante, tantissime le prove contro Filippo Turetta che la magistratura ha acquisto in questi mesi di indagine, a partire dall’analisi delle macchie di sangue ritrovate nell’auto del ragazzo.

I funerali di Giulia Cecchettin (ANSA) – Spynews.it

Resta ancora da sciogliere il nodo della possibile premeditazione dell’omicidio

L’unico vero nodo che resta da sciogliere per i magistrati, considerato il fatto che il ragazzo ha subito confessato il delitto dopo essere stato arrestato, è se si sia trattato di un femminicidio premeditato, oppure di un raptus di follia omicida di quel momento, come sostengono i legali di Turetta.

Una situazione difficile da affrontare i genitori di Turetta, che, come ha ricordato nei mesi scorsi anche il padre di Giulia, Gino Cecchettin, si ritrovano a dover convivere con il folle gesto fatto dal figlio che ne segnerà per sempre la vita, Come ha rivelato nelle scorse settimane don Franco Marin, sacerdote che supporta la coppia di coniugi, i due stanno comunque facendo il possibile per restare vicini al figlio: “La nostra è una ferita aperta, che si è ricomposta solo in parte. Gli staremo vicini in tutti i suoi passi. Abbiamo capito che è il nostro posto”.

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