Liliana Resinovich, svolta sul caso: arrivano i primi risultati della nuova autopsia
Sono finalmente disponibili i primi risultati della nuova autopsia disposta sul corpo della 63enne Liliana Resinovich, trovata morta, avvolta in dei sacchetti di plastica neri, nel gennaio del 2022.
Sono finalmente arrivati i primi risultati della nuova autopsia sul corpo di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni scomparsa il 14 Dicembre del 2021, e ritrovata alcune settimane dopo senza vita in un bosco dell’ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni, un luogo molto vicino alla casa in cui viveva insieme al marito Sebastiano Visintin.
Inizialmente la sua morte fu etichettato come un suicidio dagli inquirenti, anche perchè i primi rilievi disposti sul suo corpo, non aveva riscontrato in alcun modo segni di violenza, o elementi che potessero far propendere per un possibile omicidio. La famiglia della Resinovich però non è mai stata convinta di questa tesi, e da quel momento ha iniziato una battaglia per la verità sul suo caso che ha poi portato all’inizio di quest’anno la magistratura a disporre nuove indagini, ottenendo anche l’autorizzazione a riesumare la sua salma allo scopo di disporre un nuovo esame autoptico.
E in questi nuovi mesi è emerso un particolare che potrebbe aiutare adesso gli investigatori a fare luce sulla sua morte. Nel corpo della Resinovich sono state trovate infatti tracce di mesalazina, una molecola molto impiegata nel settore farmaceutico, e che nel corso della prima autopsia era stata a quanto pare scambiata per un’aspirina.
Resta adesso da capire perché questa molecola è stata ritrovata nel suo cadavere
È molto raro che questa molecola possa essere prodotta dal nostro corpo, ad eccezione di chi soffre del morbo di Crohn. Ed è per questo che adesso gli inquirenti si interrogano su come sia possibile averla ritrovata nel suo corpo.
Non resta adesso che attendere nuovi sviluppi, in un caso che ormai da un anno e mezzo, è diventato tra i più famosi della storia della cronaca italiana recente. I familiari della Resinovich continuano oltretutto a sostenere che il marito della donna non abbia mai raccontato tutta la verità agli inquirenti. Il fratello della Resinovich, Sergio, ha più volte denunciato i comportamenti sospetti di Visintin, che fin dal giorno della scomparsa della moglie, non si è mai impegnato attivamente per cercarla. Accuse che sono arrivate anche da Claudio Sterpin, un vecchio amore giovanile della Resinovich, con cui sembra avrebbe di nuovo intrapreso una relazione negli ultimi anni. Sterpin ha dichiarato infatti che Visintin abbia mentito sul suo alibi, e che, a differenza di quanto ha sempre sostenuto, fosse a conoscenza della relazione tra lui e la moglie.