Con un lungo post su Facebook, la madre di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel nulla il 1 Settembre del 2004, ha denunciato un’inquietante scoperta fatta nella sua abitazione durante dei lavori per la manutenzione della rete elettrica.
Arriva un colpo di scena sul caso di Denise Pipitone, la bambina di Mazara del vallo, un paesino in provincia di Trapani, scomparsa nel nulla il 1 settembre del 2004. La madre Piera Maggio infatti, che in questi anni non si è mai arresa e continua a lottare affinché la verità su quanto successo alla figlia finalmente emerga, ha pubblicato un lungo post su Facebook, raccontando di un’incredibile scoperta che ha fatto nella sua abitazione, grazie a dei lavori di manutenzione sulla linea elettrica che si stavano svolgendo nella sua abitazione.
Sono state infatti ritrovate venti cimici all’interno della casa: “Ritrovate dopo 20 anni, a meno che qualcuno non le abbia collocate nel tempo violando il nostro stabile. Erano correttamente funzionanti perché collegate alla rete elettrica. Adesso chiederemo alle autorità se sono beni dello Stato oppure di privati”. Le cimici in questione erano oltretutto perfettamente funzionanti, e questo rende ancora più inquietante questa scoperta. Le forze dell’ordine di Trapani non hanno per il momento commentato la scoperta denunciata dalla donna sui social, ma è probabile che nei prossimi giorni partiranno delle indagini in merito.
Si aggiunge così un altro mistero ad un caso che dura da vent’anni e su cui non è stato possibile in alcun modo fare luce. Nonostante le tante segnalazioni arrivate negli anni, da chi raccontava di aver riconosciuto la bambina, nessuna si è mai dimostrata veritiera, e la scomparsa della Pipitone resta tuttora avvolta nel mistero.
Si pensava di essere arrivati ad una svolta tre anni fa, quando Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, padre biologico di Denise Pipitone, e inizialmente indagato per il sequestro (Accuse poi archiviate nel 2013) venne intercettata dai carabinieri nel pronunciare delle frasi compromettenti, parlando con la madre della scomparsa della bambina: “Anche io alle volte penso… Luigi ce l’ha portata”, “Basta, basta e quando ti dico non lo nominare.. innominabile lui deve essere… lo devono lasciare in pace a lui…il vecchio non esiste…non deve esistere”.
Dichiarazioni che fecero molto discutere tre anni fa, tra chi chiedeva di iscrivere nuovamente la donna nel registro degli indagati, ma che sono state in seguito dichiarate inattendibili dagli investigatori.