Potrebbe esserci delle importanti novità sull’omicidio di Pierina Paganelli: lo ha spiegato la legale dei figli della donna ai giornalisti di Fanpage.
Sono passati più di sette mesi dall’omicidio di Pierina Paganelli, ma per il momento, la Procura non ha ancora iscritto nessuno nel registro degli indagati. Un delitto che rimane ancora dunque avvolto nel mistero, con l’unica certezza che in quella sera di Ottobre dello scorso anno, qualcuno ha aspettato che la Paganelli tornasse nel suo condominio, dopo aver partecipato a una riunione della congregazione dei testimoni di Geova di cui faceva parte, per ucciderla brutalmente nel garage sotto il suo appartamento.
Manuela Bianchi, nuora della Paganelli, è stata comunque sospettata dal principio, in quanto le indagini hanno permesso di scoprire come questa avesse intrapreso una relazione sentimentale con il vicino di casa Luois Dassilva, che era stata scoperta dalla Paganelli. Gli inquirenti però non hanno mai trovato nei confronti della Bianchi elementi che la portassero ad essere iscritta formalmente nel registro degli indagati.
Negli ultimi giorni inoltre, il legale di Manuela Bianchi Davide Barzan, ha chiesto alle forze dell’ordine di fare dei controlli a tappeto in tutta la zona, sottoponendo i residenti, in modo volontario, al test del Dna, come fatto per il caso di Yara Gambirasio. Una proposta che però è stata bocciata in questi giorni dai legali dei figli della Paganelli, come ha spiegato l’avvocato Monica Lunedei, ai microfoni di Fanpage: “Un prelievo di campioni di Dna a tappeto su tutti i 500 residenti del comprensorio di via del Ciclamino? Non vediamo l’utilità di questa proposta, onestamente. Non ci sembra il suggerimento che ci consegnerà l’assassino di Pierina Paganelli”.
Ma la vera novità delle dichiarazioni rilasciate a Fanpage dalla Lunedei, riguarda il fatto che la donna ha rivelato ai giornalisti che la svolta sul caso è ormai vicina, e che a breve, la Procura potrebbe fare un annuncio molto importante in merito.
La legale ha poi continuato, entrando maggiormente nel merito di quella che però ha comunque definito una “sensazione”: “Noi siamo in contatto costante con la Procura. Ci muoviamo sulla base di sensazioni come le dicevo, ma l’idea è che siamo in mani più che esperte e che la situazione sia assolutamente sotto controllo da diverso tempo. Chi indaga ha un’idea lucida di quello che è accaduto, potranno mancare alcuni dettagli ma siamo sicuri che ragionevolmente a breve avremo risposte perfettamente motivate e supportate dagli elementi raccolti”.