Baby escort a Bari, il racconto di una delle 16enni coinvolte: “Mi pagavano 300 euro”
Sono diventate pubbliche alcune delle dichiarazioni rese da una delle 16enni coinvolte nel giro di baby escort a Bari.
Emergono nuovi particolare sul caso delle baby escort diventato pubblico qualche giorno fa con gli arresti della Procura di Bari ai danni di dieci persone coinvolte in un giro di sfruttamento della prostituzione minorile.
Un caso che ha coinvolto tre ragazze di 16 anni, e che è partito grazie alla segnalazione di una delle madRi che, insospettita dai comportamenti sempre più strani della figlia e dalla sua disponibilità economica, ha spinto le forze dell’ordine a indagare.
E adesso, sono uscite in questi giorni alcune delle dichiarazioni che le tre vittime, una volta scoperte, hanno rilasciato agli inquirenti, parlando del giro criminale in cui erano finite: “Mi dava 300 euro per prostituirmi con lui. In seguito organizzò tutto per farmi prostituire, prese un telefono dedicato, trovava i b&b. Poi a fine giornata cancellava le chat. Mi convinse a chiamare un’amica di scuola che partecipò anche lei, in un paio di circostanze ad appuntamenti sessuali a pagamento”.
Baby escort a Bari, le indagini sono iniziate nel 2022
Questo il racconto fatto da una delle 16enni coinvolte. Le indagini hanno avuto inizio nel marzo del 2022, e sembra che inizialmente, gli inquirenti avessero giudicato la sua testimonianza troppo vaga e lacunosa per iniziare ad indagare, e solo una sua secondo venuta in caserma, alcuni mesi dopo, con maggiori prove, ha dato inizio all’inchiesta. A guidare il giro di prostituzione c’era un uomo di 29 anni, supportato però anche da quattro donne.
Ed erano proprio queste ultime, come ha raccontato una delle ragazze, a coinvolgere nel giro le minorenni: “Mi chiamò e mi invitò in un b&b in viale della Repubblica a Bari. Qui incontrai un’altra ragazza. Mi invitarono a prostituirmi con loro, mi istruirono su cosa e come farlo. Ho avuto rapporti con uomini circa 5 volte”.