Bimbo morto nel pozzo, l’educatrice che ha tentato di salvarlo iscritta nel registro degli indagati
Dopo la tragedia che ha portato alla morte del bambino, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e sta provando a ricostruire la dinamica dell’incidente.
Continuano le indagini per ricostruire l’esatta dinamica che ha portato alla morte, in provincia di Siracusa, di un bimbo caduto tragicamente in un pozzo mentre partecipava a un greast estivo. Un progetto che era stato avviato in collaborazione con il Comune per provare a far integrare in zone all’aperto i ragazzi disabili, e difatti il bambino stava partecipando insieme al fratello disabile.
Come ha spiegato il primo cittadino di Palazzolo Acreide, il Comune in cui si stava svolgendo il grest, il pozzo in cui è caduto la giovanissima vittima, era chiuso, e dunque sembra che sia saltata una copertura mentre il bambino che stava saltellando di sopra. Un’educatrice si era subito accorta di quanto era accaduto e si era prontamente calata nel pozzo nel disperato tentativo di salvarlo, ma purtroppo non c’era più nulla da fare.
E anche se bisogna attendere i risultati dell’autopsia, sembra che il bambino sia morto annegato. Non sai da pace la madre che su Facebook scrive: “Vincenzino mio sei una perla rara. Ti amiamo vita nostra, il nostro cuore è in frantumi e la nostra anima è nera come la notte. Vita mia, noi siamo morti con te dentro quel maledetto pozzo”.
Iscritta nel registro degli indagato l’educatrice che ha tentato di salvarlo calandosi nel pozzo
Adesso anche l’educatrice che ha tentato di soccorrerlo è stata iscritta nel registro degli indagati, ma va precisato che questa al momento è una mera formalità per consentire alle indagini di andare avanti. Insieme a lei, anche il proprietario del terreno in cui si stava svolgendo il grest, e alcune operatrici presenti in quel momento. Intanto, emergono nuovi particolari secondo cui c’erano almeno quindici persone presenti nel momento in cui la copertura ha ceduto e il bimbo è precipitato nel pozzo, e al momento, la prima preoccupazione della Procura è quella di stabilire se i soccorsi siano stati tempestivi e se quel pozzo era stato messo in sicurezza prima che venisse organizzate lì questo progetto estivo.