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Svolta sulla scomparsa di Mara Favro: il suo ex datore di lavoro iscritto nel registro degli indagati

Mara Favro
Mara Favro (Fonte: X) – Spynews.it

Lo ha deciso la Procura dopo alcuni mesi di indagine, accogliendo la denuncia che era stata presentata dal fratello della Favro.

Arriva una svolta sul caso di Mara Favro, la donna di 51 anni scomparsa a Susa, un piccolo comune che si trova in provincia di Torino. Le ricerche per ritrovarla da parte delle forze dell’ordine vanno avanti ormai da mesi, da quel 7 marzo in cui si sono perse le sue tracce. Quella sera la donna era tornata nel locale in cui lavorava in tarda serata, dopo essersi accorta che aveva dimenticato lì le chiavi di casa sua e aver trovato un passaggio per risalire.

Da quel momento si sono perse le sue tracce, con i familiari che ne hanno denunciato la scomparsa la mattina dopo. E adesso, la Procura ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati sia il suo ex datore di lavoro che uno dei pizzaioli che lavorava con lei nel ristorante. Un’iscrizione dovuta al fatto che l’uomo avrebbe rilasciato agli inquirenti delle dichiarazioni contraddittorie su quanto accaduto quella notte, quando la Favro era tornata al locale, per recuperare le chiavi di casa sua.

Il gestore della Pizzeria ha raccontato che dopo aver ripreso le chiavi, era riuscito a trovare un passaggi dal collega di lavoro che però ha in seguito smentito questa versione, dichiarando di non avere la patente e che la Favro sarebbe invece tornata a casa a piedi.

Le testimonianza della ex dipendente e del pizzaiolo

Nelle settimane successive, è arrivata anche la testimonianza di un ex dipendente della pizzeria, che ha raccontato di come era stata maltrattata tempo dopo proprio dal suo ex datore di lavoro, che dopo averla percossa, infuriato per una questione relativa al pagamento del suo stipendio, le avrebbe anche chiesto se volesse fare la fine di Mara.

Dichiarazioni che hanno poi spinto il fratello a presentare una denuncia, che è stata adesso accolta dalla Procura iscrivendo il titolare della pizzeria nel registro degli indagati. Lo stesso pizzaiolo Cosimo ha dichiarato sul suo datore di lavoro: “L’unica persona che l’ha vista è stato lui, è inutile che continua a dire le solite cose perché ha il vizio di accusare gli altri per uscire fuori dalle situazioni scomode. Alla fine è sempre stato molto aggressivo”