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Omicidio Vincenza Saracino, l’autopsia esclude la violenza sessuale

Vincenza Saracino
Vincenza Saracino (Font: X) – Spynews.it

L’autopsia disposta sul corpo della donna ha escluso che sia stata vittima di violenza sessuale. 

Continua a restare ancora avvolta nel mistero la morte di Vincenza Saracino, la donna di 50 anni trovata priva di vita in un casolare nel comune di Preganziol, in provincia di Treviso. La donna, proprietaria di un sexy shop, era uscita come ogni pomeriggio per andare al lavoro, ma da quel momento in poi si erano perse le sue tracce, con il marito che ha denunciato in serata la sua scomparsa alle forze dell’ordine.

Sono iniziate a quel punto le ricerche in tutta la zona da parte degli inquirenti, fino alla tragica scoperta, nata dall’avvistamento della sua bicicletta, vicino al casolare, che ha portato le forze dell’ordine a ispezionarlo, ritrovando così il suo cadavere. Il sospetto che si trattasse di omicidio, era naturalmente ben presente nella testa dei carabinieri, ed è stato poi confermato anche dall’autopsia: la Sarcino è stata infatti uccisa in seguito ad una violenta aggressione.

Gli esami svolti sul suo corpo dal medico legale hanno anche permesso di accertare due verità che saranno sicuramente utili agli inquirenti per proseguire le indagini. la prima è che, contrariamente a quanto si era ipotizzato in un primo momento, la donna ha tentato di difendersi. Sono state infatti riscontrate diverse ecchimosi sul suo cadavere, la frattura dello zigomo e graffi sulle braccia che sembrano indicare come la Saracino abbia tentato di opporsi al suo aggressore.

Vincenza Saracino e il marito
Vincenza Saracino e il marito (Fonte: X) – Spynews.it

Omicidio Vincenza Saracino, l’autopsia esclude la violenza sessuale

Non ci sono però segni di abusi sessuali, e dunque non sembra trattarsi di un delitto passionale, avvalorando la pista che possa essersi trattato di un tentativo di rapina finito male. La morte è stata poi causata da un fendente che le ha reciso la carotide, facendola così morire dissanguata.

Resta però un mistero il motivo per cui si trovasse in quel capannone, e una delle piste seguite dagli investigatori, è che sia stato il suo assassino a condurla lì dopo averla tramortita. L’omicidio si è consumata nel tardo pomeriggio, anche i proprietari di un tabacchino in cui si era fermata, l’hanno vista ancora viva intorno alle 18.