C’è una novità sul caso di Alex Marangon: per gli inquirenti il giovane è stato ucciso, e il movente potrebbe essere economico.
Dopo i risultati degli ultimi esami fatti sul corpo di Alex Marangon gli inquirenti non sembrano avere più dubbi: il 26enne non è morto in seguiti ad una caduta accidentale ma è stato invece ucciso dopo essere stato colpito con diversi colpi alla testa, e gettato in seguito ai piedi della scarpata che da sull’Abbazia di santa Bona.
E in questo luogo che il giovane barista aveva preso parte la sera prima a una festa. Nel corso della notte però, il ragazzo aveva deciso di allontanarsi da solo, e soltanto la mattina, gli organizzatori del party si sono accorti della sua assenza e hanno dato l’allarme alle forze dell’ordine.
Il suo cadavere è stato recuperato il giorno dopo, e in base anche alla testimonianza di alcuni amici, che avevano raccontato di come Marangon avesse preso parte a un rituale a base di una sostanza allucinogena, l’ipotesi è che si fosse messo a passeggiare da solo, per poi cadere nel fiume in preda agli effetti della droga.
E invece Alex Marangon è stato ucciso e c’è un altro particolare che è stato svelato nei giorni scorsi dalla trasmissione Chi l’Ha Visto, e che potrebbe rivelarsi decisivo per rintracciare l’autore o gli autori di questo omicidio.
Dal suo borsello mancano infatti circa cinquecento euro, e questo naturalmente, induce le forze dell’ordine a sospettare che sia stato ucciso a seguito di un furto subito. Si attendono anche i risultati degli esami tossicologici, che arriveranno nei prossimi giorni, per stabilire se davvero il 26enne abbia assunto droghe la sera prima.