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Palermo, picchiato in strada dal branco: muore un 20enne

Palermo, orto dopo un pestaggio in strada (DepositPhotos) – Spynews.it

È rimasto due settimane in terapia intensiva a lottare tra la vita e la morte, ma alla fine il giovane non ce l’ha fatta.

Un’aggressione brutale, avvenuta nelle strade di Palermo, e che ha portato alla morte di un ragazzo di 20 anni nella mattinata di oggi, 16 Luglio 2024. Il giovane era stato ricoverato due settimane fa nel reparto di terapia Intensiva di Emergenza del Policlinico di Palermo, ma purtroppo non è riuscito a farcela. Troppo gravi le ferite e le lesioni che aveva riportato nel pestaggio subito in strada.

Come ha spiegato in una nota il professore Antonello Giarratano, direttore del reparto in cui era ricoverato il 20enne: “Il danno neurologico severo da trauma subito e le complicanze post arresto cardiaco verificatosi nell’immediatezza dell’evento non hanno permesso, nonostante il trattamento intensivo, di recuperare le funzioni vitali”. L’aggressione che ha portato alla morte di questa giovanissima vittima, stanno indagando adesso le forze dell’ordine palermitane, che ipotizzano una vera e propria spedizione punitiva nei suoi confronti, a causa di un precedente litigio che c’era stato tra il 20enne e un gruppo di ragazzi.

Secondo gli inquirenti il giovane è stato aggredito in strada per vendetta

E per vendetta dunque, il branco lo avrebbe colto di sorpresa in strada nei giorni successivi, iniziando a colpirlo con calci e pugni fino a farlo finire a terra moribonda. A interrompere l’aggressione è stata una volante della polizia arrivata sul luogo, e che ha portato alla fuga del gruppo. Purtroppo il ragazzo non ce l’ha fatta, dopo due settimane passate a lottare tra la vita e la morte. La direttrice generale del Policlinico Maria Grazia Furnari ha dichiarato: “Siamo profondamente addolorati per la perdita di una giovane vita e ci uniamo alla comunità nel condannare fermamente l’atto di violenza che ha portato a questa tragica situazione. Spero che tragedie simili non si ripetano e che si possa contenere questa aggressività dilagante promuovendo una cultura di rispetto e solidarietà”.

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