Omicidio Pierina Paganelli, Louis Dassilva ha agito da solo? Il dubbio degli inquirenti
Le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli hanno portato all’arresto del vicino Louis Dassilva, che potrebbe non aver agito da solo.
Non si fermano le indagini sull’omicidio di Pierina Paganelli, dopo che nelle scorse settimane, il vicino di casa della donna, Louis Dassilva, è stato ufficialmente iscritto nel registro degli indagati. La Procura avrebbe infatti raccolto diversi indizi che portano all sua colpevolezza, tra cui un filmato che era stato acquisito dalle forze dell’ordine già nelle prime settimane di indagini, e che secondo gli inquirenti, incastra Dassilva mentre esce dal complesso residenziale subito dopo l’omicidio.
C’è però anche da precisare che il video in possesso degli investigatori, è di bassissima qualità, e infatti non è stato possibile sottoporre i frame in questione ad un’analisi dei tratti fisiognomici. Pierina Paganelli è stata uccisa il 4 Ottobre del 2023 nel garage sotto l’appartamento in cui viveva. La donna stava rientrando in quel momento da una riunione della congregazione dei Testimoni di Geova e l’assassino l’ha aspettata sotto casa per poi ucciderla con 29 coltellate.
E per la Procura è stato Dassilva a commettere l’omicidio, e lo ha fatto affinché la Paganelli non rivelasse ad altre persone la relazione extraconiugale che aveva intrapreso con la nuora della vittima, Manuela Bianchi. È stata quest’ultima a ritrovare il cadavere della suocera la mattina dopo, e a chiamare subito le forze dell’ordine.
La Paganelli era venuta a conoscenza della relazione extraconiugale della nuora
Nella ricostruzione fatta dagli inquirenti, la Paganelli è stata uccisa da una persona che conosceva e che aveva anche una certa confidenza con il plesso residenziale in cui viveva, avendo ben presente sia dove aspettare la donna al suo rientro, che dove scappare una volta compiuto l’omicidio.
Gli investigatori hanno infatti scoperto alcuni mesi fa, che la Paganelli era venuta a conoscenza della relazione clandestina della nuora, pur non conoscendo l’identità del suo amante, e che sia questo il motivo per cui la Bianchi aveva deciso di trasferirsi temporaneamente dal fratello Loris.
In quel momento il marito della Bianchi e figlio della Paganelli, era in ospedale a causa di un incidente stradale, che era stato anche indagato dagli stessi inquirenti, nell’ipotesi che potesse avere un collegamento con il delitto. C’è però un mistero irrisolto nella ricostruzione fatta dagli investigatori: Dassilva infatti non era un testimone di Geova e non conosceva le tempistiche di una riunione, e questo fa pensare agli inquirenti che abbia ricevuto un aiuto esterno sulle abitudini dell’anziana.