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Liliana Resinovich, nessun esito risolutivo dall’autopsia: disposti nuovi esami sul corpo

La riesumazione della salama di Liliana Resinovich (ANSA) – Spynews.it

I risultati dell’autopsia fatta sul corpo della donna non hanno portato a stabilire la data della morte, e per questo si è deciso di procedere con un nuovo esame su un frammento di tessuto prelevato dal suo corpo.

La nuova autopsia disposta sul corpo di Liliana Resinovich, con la famiglia che nei mesi scorsi, aveva ottenuto la riesumazione della sua salma, non sembra aver dato i risultati sperati. Non è stato infatti possibile datare la morte della donna e dunque si procederà adesso con nuove analisi scientifiche.

Liliana Resinovich era scomparsa nel nulla nel dicembre del 2021: si era allontanata dalla sua abitazione per non fare più ritorno, e per settimane gli inquirenti l’hanno cercata in tutta la zona senza risultati. Il suo cadavere è stato ritrovato qualche settimana dopo, nel bosco dell’ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni, a un centinaio di metri dalla sua casa. Il corpo era avvolto in dei sacchi di plastica, ma nonostante questo particolare così inquietante, l’ipotesi iniziale degli inquirenti era che la donna si fosse suicidata.

La famiglia non ha mai però creduto a questa possibilità, e in questi due anni e mezzo ha fatto di tutto affinché la magistratura non archiviasse il caso, ottenendo infine la riesumazione della salma. Non è poi un segreto che i familiari della donna accusino il marito Sebastiano Visintin, di nascondere la verità circa la sua sparizione. Una tesi condivisa anche da Claudio Sterpin, amico della Resinovich, con la quale aveva riallacciato i rapporti negli ultimi dopo una lunga separazione (I due erano stati fidanzati all’inizio degli anni novanta prima che la donna conoscesse Visintin).

Claudio Sterpin, amico di Liliana Resinovich (ANSA) – Spynews.it

Disposto un nuovo esame su un frammento di tessuto prelevato dal corpo della Resinovich

L’uomo infatti ha sempre sostenuto che Visintin ha mentito circa il suo alibi e che la mattina in cui è scomparsa della moglie, non si era ad esempio recato in pescheria come aveva raccontato agli inquirenti.

La speranza della famiglia della Resinovich e di Sterpin era che questa autopsia potesse portare nuovi elementi utili a capire come sia morta la donna. Così non è stato e per questo si è adesso deciso di procedere con l’analisi di un frammento di tessuto prelevato dal suo corpo. E potrebbe essere proprio lo studio condotto su questo frammento, ad aiutare gli investigatori a fare luce sulla sua morte.

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