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Strage di Altavilla. i giudici autorizzano perizia psichiatrica su Barreca

Gli inquirenti sul luogo della strage (ANSA) – Spynews.it

Alla fine, la procura ha acconsentito alla richiesta del team difensivo dell’uomo, e Giovanni Barreca sarà sottoposto a una perizia psichiatrica.

Alla fine, la Procura di Teramo ha deciso di autorizzare la perizia psichiatrica su Giovanni Barreca, l’uomo imputato nella strage di Altavilla Milicia, in cui sono stati uccisi la moglie Antonella Salomone e i figli Kevin ed Emmanuel. Un triplice omicidio compiuto da Barreca insieme alla coppia di coniugi, Masimo Carandente e Sabrina Fina, con l’aiuto anche della figlia maggiore.

Un delitto che, come ha raccontato l’uomo agli inquirenti (È stato lui infatti ad avvisarli subito dopo aver compiuto la strage), è stato portato avanti in mezzo al fanatismo religioso. Barreca infatti si era convinto ormai da tempo che la sua casa fosse infestata dal diavolo e per questo aveva chiesto aiuto alla coppia di coniugi, che aveva conosciuto il mese prima sui social e con cui condivideva le credenze religiose, pregandoli di trasferirsi nella sua villetta insieme alla sua famiglia.

E da questa convivenza sono nati dei riti purificatori che hanno infine portato i tre, con l’aiuto della figlia maggiore dell’uomo, a torturare per giorni la moglie e i due figli piccoli, fino ad arrivare ad ucciderli. Una strage che ha sconvolto la comunità di Altavilla, diventando in breve un caso di cronaca nazionale.

I funerali di Kevin ed Emmanuel (ANSA) – Spynews.it

Strage di Altavilla, Carandente e Fina continuano a dichiararsi innocenti

Fin dall’inizio i legali di Barreca avevano richiesto ai giudici dopo il suo arresto una perizia psichiatrica, sostenendo che l’uomo abbia dei problemi mentali che lo hanno infine condotto a questo folle triplice omicidio. La criminologa Roberta Bruzzone è entrata nelle settimane successive a far parte del team difensivo dell’uomo, e ha confidato ai giornalisti come Barreca stia conducendo in carcere una vita alienata e solitaria in cui non fa altro che leggere la Bibbia e pregare.

Carandente e Sabrina Fina continuano invece a professare la loro innocenza, dichiarandosi estranei ai fatti, spiegando di aver lasciato la villa giorni prima che si consumasse la strage.

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