Attirava aspiranti modelle in casa sua e tentava di stuprale: arrestato fotografo
È stata una 35enne a denunciare per prima il modus operandi del fotografo, accusato di aver fatto violenza a cinque ragazze.
Attirava le sue prede con la scusa di dar luogo a dei casting per girare un cortometraggio dedicato alla violenza sulle donne, per poi tentare di stuprare aspiranti modelle. Con queste accuse, un fotografo di 46 anni, titolare di MIA Models Italian Academy a Corneliano d’Alba, in provincia di Cuneo, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Torino. Sono cinque le ragazze che lo hanno accusato di violenza sessuale nei loro confronti insieme a un suo collaborator che si tova adesso agli arresti domiciliari.
Le indagini sono iniziate grazie alla denuncia di influecer che ha raccontato agli inquirenti di essere stata vittima di molestie da parte del fotografo, all’interno di un casale nelle campagne di Cuneo, in cui era stata invitata per posare per un servizio fotografico. Da quel momento in poi le forze dell’ordine hanno messo nel mirino il fotografo e la sua agenzia, scoprendo come vi fossero altre ragazze che raccontavano di essere state vittima di episodi molto simili.
Al punto che gli stessi investigatori hanno parlato di un vero e proprio modus operandi che veniva utilizzato dal fotografo e dal suo collaboratore, per attirare giovani donne. Sono stati pubblicati poi in questi giorni da Ansa, alcuni stralci delle dichiarazioni che ha reso la 35enne che per prima lo ha denunciato: “A quelle che vedeva più inesperte proponeva la realizzazione di cortometraggi ‘sulla violenza sulle donne’. Lui faceva la parte dell’attore maschile e provava a stuprarle”
Un caso che ricorda quello del finto regista Claudio Marini
Non è chiaro al momento se alcune delle vittime fossero minorenni all’epoca dei fatti, un particolare che era uscito fin dalle prime ore in cui era diventato pubblico l’arresto del fotografo, ma che per il momento non è stato ancora confermato dagli inquirenti. Un caso che a molti ha ricordato quello di Claudio Marini, condannato lo scorso dicembre a undici anni di carcere per aver violentato diverse ragazze fingendosi un regista del mondo dello spettacolo.