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L’omicidio di Sarah Scazzi diventa un serie tv, il sindaco di Avetrana: “Vicenda dolorosa, avrei preferito non se ne parlasse più”

Michele Misseri (ANSA) – Spynews.it

Sarà Disney a produrre la serie, a distanza di pochi mesi dalla scarcerazione di Michele Misseri che è tornato a vivere ad Avetrana.

L’omicidio di Sarah Scazzi torna di nuovo alla ribalta grazie ad una nuova serie televisiva targata Disney. Si chiamerà “Avetrana – Qui non è Hollywood” e andrà a ripercorrere uno dei delitti di cronaca nera italiana più famosi degli ultimi trent’anni. Sarah Scazzi aveva 16 anni quando è stata uccisa nell’agosto del 2010 dalla cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, con la complicità di Michele Misseri.

La serie scandaglierà dunque quei terribili momenti che hanno cambiato per sempre la comunità di Avetrana attraverso quattro episodi da sessanta minuti. Inizialmente, dopo mesi di indagini, fu soltanto Michele Misseri a confessare e addossarsi tutte le colpe dell’omicidio della nipote. Una tesi che ribadisce ancora adesso, dopo che nel mese di Febbraio del 2024 è stato scarcerato tornando a vivere ad Avetrana, conducendo una vita riservatissima occupandosi dei campi. Ma la sua versione presentava così tante contraddizioni che gli inquirenti finirono per comprendere come l’uomo fosse stato in realtà semplicemente il complice di un brutale omicidio portato avanti dalla figlia e dalla moglie.

La notizia di questa nuova serie tv dedicato al delitto di Avetrana non ha fatto piacere al primo cittadino del paese, come ha spiegato ai giornalisti di Repubblica: “All’inizio non ci ho dato tanto peso. Ma poi, riflettendoci, avrei preferito che non si tornasse a parlare di una vicenda così dolorosa, sia per la famiglia di Sarah Scazzi e sia per il paese”.

Sarah Scazzi, Sabina Misseri, Cosima Serrano (ANSA) – Spynews.it

La madre di Sarah Scazzi: “Disposta a parlare con Misseri, ma deve dirmi la verità”

Negli ultimi mesi invece, Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi aveva commentato la recente scarcerazione di Misseri, tornato a vivere nel suo stesso paese quattordici anni dopo l’omicidio e che continua a professarsi l’unico colpevole: “Quello che dice e che fa mi ferisce molto, mia figlia ha ricevuto una giustizia processuale, però col suo comportamento è come se fosse una giustizia a metà. Deve smetterla di fare il pagliaccio, di dire tutte queste stupidaggini. Ormai sa che nessuno gli crede. Lui va a ruota libera per fare contente la moglie e la figlia. Dovrebbero scomparire le donne di casa sua, allora Michele direbbe la verità”.

La Serrano si è anche dichiarato disposta ad avere un colloquio ma solo a patto che l’uomo accetti di essere sincero e racconti cosa sia realmente successo quel 10 Agosto in cui la figlia è stata brutalmente uccisa.

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