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Omicidio Tommaso Onofri, Raimondi torna libero. La madre: “L’unico ergastolo è il mio”

Tommaso Onofri (ANSA) – Spynews.it

La madre di Tommaso Onofri, il bambino ucciso nel 2006 durante una rapina finita male, ha commentato la prossima uscita dal carcere di Salvatore Raimondi, una delle tre persone condannate per il suo omicidio.

Non si da pace Paola Pellinghelli, la madre di Tommaso Onofri, il bambino di 18 mesi rapito e brutalmente ucciso il 2 Marzo 2006, nel corso di una rapina finita male, dopo la notizia della scarcerazione di Salvatore Raimondi, una delle tre persone condannate per l’omicidio del figlio. Raimondi ha oggi 41 anni, e dopo aver scontato 16 anni di carcere (La pena prevista per lui era di 20 anni, ridotta di quattro anni per buona condotta), la sua uscita è ormai imminente.

Raimondi è stato l’unico dei tre ad essersi da subito addossato le colpe del crimine commesso, e in questi anni a differenza del muratore Alessi della sua compagna, non ha usufruito dei permessi in carcere per rispetto, a quanto ha dichiarato, della famiglia del piccolo Tommaso Onofri. La Pellinghelli ha espresso profonda amarezza nel momento in cui è diventata pubblica questa notizia: “Me lo avevano detto subito, che sarebbero usciti: Raimondi è il primo, ma arriverà anche il momento per Alessi e Conserva, che già hanno ottenuto dei permessi”.

La madre di Tommaso Onofri, Paola Pelinghelli (ANSA) – Spynews.it

La madre di Tommaso Onofri: “L’unico vero ergastolo è il mio”

La donna ha poi continuato dichiarando: “L’unico vero ergastolo è il mio: a mio figlio hanno tolto la possibilità di vivere, mentre Salvatore Raimondi ora ha la possibilità di rifarsi una vita”. D’altro canto Marco Gramacci, l’avvocato che sta seguendo la sua procedura per la semi libertà, ha invece difeso la scelta spiegando che in questi anni, Raimondi si è comportato in modo ineccepibile in carcere e la richiesta è arrivata soltanto dopo che aveva già scontato i sedici anni previsti per vicenda di Tommaso Onofri, terminata nel 2022.

L’avvocato ha inoltre spiegato che l’uomo sta lavorando come magazziniere per una ditta di Forlì: “Si trova bene e sta portando avanti un periodo di prova di sei mesi , vorrebbe mantenere il proprio lavoro anche uscito dal carcere e per questo si sta impegnando molto. Anche a livello psicologico, lavorare lo aiuta molto”.

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