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Omicidio Francesca Deidda, l’avvocato del fratello: “Prove schiaccianti contro Sollai”

Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Francesca Deidda
Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Francesca Deidda (ANSA) – Spynews.it

Secondo il legale del fratello della Deidda, tutti gli indizi portano a ritenere che sia stato il suo compagno Sollai a uccidere la donna, provando poi a occultarne il corpo.

Continuano le indagini sull’omicidio di Francesca Deidda, dopo che il corpo, al termne di oltre un mese di ricerche, è stato ritrovato nelle scorse settimane in un borsone. Igor Sollai continua a restare il principale indiziato per il suo omicidio.

Secondo la Procura è stato infatti lui a uccidere la Deidda. E come ha spiegato in questi giorni Gianfranco Piscitelli, avvocato del fratello (Che aveva sporto denuncia dopo essersi reso conto qualcuno si era impossessato del telefono della sorella fingendosi lei con amici e familiari), sembra che le prove contro Sollai siano tantissime, e alcune addirittura schiaccianti:“L’indagato continua a negare ma fin da subito ha fornito indizi che sono poi diventati prove. Io sono stato presente sia all’autopsia che in casa durante l’analisi dei Ris, dove è stato trovato tantissimo sangue”.

Piscitelli ha infatti raccontato come dagli accertamenti condotti nell’abitazione della coppia siano emerse tracce di sangue in tantissimi punti della casa e dell’arredamento. E ci sono poi tanti comportamenti sospetti di Sollai dopo la scomparsa della moglie: “Tra le tante cose, ha immediatamente venduto l’auto della moglie e poi ha chiamato la persona che l’ha acquistata dicendogli di pulire bene la parte dietro. Nella macchina sono state trovate tracce di sangue e capelli di Francesca sul sedile posteriore. Sono cose veramente assurde, una dietro l’altra”.

Francesca Deidda
Francesca Deidda (ANSA) – Spynews.it

L’avvocato del fratello della Deidda: “Resta da stabilire se sia stato aiutato”

Bisognerà però adesso attendere l’esito dell’autopsia sul corpo e andare avanti con gli accertamenti irripetibili su tutti gli oggetti sequestrati in casa di Sollai. Ma per l’avvocato non ci sono dubbi sulla sua colpevolezza: “Io ho nominato come consulenti di parte le dottoresse Roberta Bruzzone e Chantal Milani, sto lavorando con loro. Ma ci sono già tante prove schiaccianti contro di lui, resta solo da stabilire se sia stato aiutato da qualcuno nell’occultamento del cadavere”.