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Calabria, raid punitivo contro un 35enne: gli hanno tagliato la lingua e massacrato di botte

Calabria, raid punitivo contro un 35enne
Calabria, raid punitivo contro un 35enne (ANSA) – Spynews.it

È stato raggiunto mentre era in macchina da due uomini con il volto coperto, e pestato a sangue prima di essere lasciato in fin di vita su un terreno vicino la strada provinciale.

Un uomo di 25 anni in Calabria, è stato vittima di un vero e proprio raid punitivo nella zona compresa tra Marina di Gioiosa e Gioiosa Jonica. E in quel tratto di strada infatti che l’uomo è stato intercettato da due persone con il volto coperto da un passamontagna che lo hanno inseguito, bloccato, picchiato duramente fino ad arrivare a recidergli una parte della lingua. Un’aggressione cruenta, avvenuta nella sera del 9 Agosto 204, al termine della quale il 35enne è stato poi abbandonato in un terreno vicino la strada provinciale.

Dopo essere stato soccorso, l’uomo è stato prima trasportato all’ospedale di Locri per esser in seguito trasferito, vista la gravità delle sue condizioni, al grande Ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dove si trova al momento in prognosi riservata. Sul suo corpo sono stat riscontrate fratture, ferite e contusioni.

Da una prima ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, la vittima era a bordo della sua auto, in un tratto in cui oltretutto non ci sono telecamere di sicurezza in quanto poco frequentato. Gli aggressori lo hanno avvicinato e forse speronato con il proprio mezzo, costringendolo a fermarsi sulla carreggiata.

Carabinieri
Carabinieri (ANSA) – Spynews.it

L’uomo ha tentato la fuga, ma i suoi aggressori lo hanno subito raggiunto

A quel punto sarebbe sceso dalla sua macchina per tentare la fuga, durata per solo una decina di metri prima che i suoi due aggressori lo raggiungessero iniziando a pestarlo.

Un’aggressione cruenta anche se evidentemente lo scopo non era quello di ucciderlo, visto che è stato in seguito abbandonato in fin di vita. Nulla si sa ancora sui possibili motivi di quello che però sembra a tutti gli effetti un raid punitivo, una vendetta perpetrata nei confronti della vittima.