Bayesian, arriva il primo indagato ufficiale per omicidio plurimo colposo e naufragio
Dopo aver raccolto tutte le testimonianze, la Procura ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati il capitano dell’imbarcazione.
Dopo che la Procura di Termini Imerese aveva aperto nei giorni scorsi un fascicolo per naufragio colposo in seguito alla tragedia del Bayesian, adesso il comandante dell’imbarcazione James Cutfield è stato iscritto nel registro degli indagati. Le accuse a suo carico, da quanto emerge dalle prime indiscrezioni riportate dal giornale Repubblica, sarebbero di naufragio e omicidio colposo.
I magistrati hanno nel frattempo raccolto la testimonianza del di Giovanni Costantino, amministratore delegato e Ceo di Italian Sea Group, l’azienda che ingloba al suo interno il marchio Pierini che ha realizzato la Bayesian. L’uomo infatti ha sostenuto davanti alla procura di come il naufragio stato possibile solo grazie a una serie infinita di errori umani, ribadendo come la Bayesian fosse stata costruita per resistere a condizioni meteo molto più estreme di quelle affrontate dalla barca a Porticello, dove era arenata il giorno della tragedia.
E per questo, Costantino ha ribadito che anche il cosiddetto downburst, ovvero la particolare tromba d’aria che secondo molti ne avrebbe causato l’affondamento, da solo non avrebbe mai potuto creare alcun tipo di pericolo alla stabilità dell’imbarcazione, e che vi siano stati alcuni errori tecnici molto gravi che hanno portato la Bayesian a imbarcare acqua in pochissimo tempo.
Al vaglio degli inquirenti anche la posizione del marinaio di guardia in plancia
Gli inquirenti stanno inoltre anche analizzando la posizione del marinaio che quella notte era di guardia in plancia: un altro mistero infatti, è quello relativo al perché nonostante fosse di vedetta, non abbia avvertito il pericolo e dato l’allarme ai passeggeri.
Il momento in cui la Bayesian ha iniziato ad affondare è stato infatti fissato dalla Procura intorno alle 4.06 di notte, mentre il razzo segnalatore è stato lanciato dall’equipaggio soltanto alle 4.38. Trentadue minuti in cui inspiegabilmente nessuno ha dato l’allarme, ed è anche per questo che la posizione del comandante viene adesso contestata dalla Procura.