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Lorena Paolini, l’autopsia conferma morte per strangolamento: resta indagato il marito

Carabinieri (ANSA) – Spynews.it

Gli inquirenti stanno adesso procedendo con altri accertamenti, tra cui la perizia fatta sul cellulare della donna.

I risultati che arrivano dall’autopsia effettuata sul corpo di Lorena Paolini hanno confermato i sospetti degli inquirenti, ovvero che la donna, trovata senza vita una settimana fa nel suo appartamento, è morta per strangolamento. Si aggrava così la posizione del marito, che resta per il momento l’unico indagato per l’omicidio della Paolini. È stato lui a dare l’allarme agli inquirenti, chiamando gli operatori nella mattinata di domenica scorsa, e raccontando di aver trovato la moglie agonizzante sul divano.

Dopo essere giunti sul luogo e aver accertato il decesso della 53enne, le forze dell’ordine hanno iniziato ad indagare e ben presto i sospetti si sono concentrati proprio sul marito, in quanto le prime analisi sul corpo, che sono state adesso confermate dall’autopsia, avevano lasciato ipotizzare una morte per strangolamento causata forse da una cintura. Ma quale sia l’arma del delitto resta ancora per il momento un mistero, e adesso diventa fondamentale per gli investigatori andare a ricostruire le ultime ore di vita della donna.

Si attendono ancora le perizie fatte sul cellulare della donna così come anche le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della zona. L’ipotesi delle forze dell’ordine, è che il suo assassino abbia raggiunto la vittima a casa poco prima del delitto e se fosse davvero così, è probabile che il suo killer sia stato allora ripreso dalle tante telecamere posizionate nei pressi della sua abitazione.

La testimonianza della sorella della vittima

Nel frattempo continuano anche le indagini a carico del marito, per ricostruire tutti i movimenti fatti dall’uomo quel giorno.L’uomo ha 51 anni ed è titolare di un’agenzia funebre e ha raccontato agli investigatori di essere tornato a casa intorno alle 12e30 e aver trovato la moglie già priva di vita sul divano. La sorella della vittima ha raccontato però che marito e moglie avevano una discussione e che quel giorno aspettava che la sorella la richiamasse per raccontarle i motivi del litigio con il marito: “Quando ha suonato il telefono ho pensato che fosse lei e che volesse dirmi che non voleva più andare al mare, invece era mio cognato che mi ha chiesto di raggiungerlo subito a casa”.

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