Bayesian, l’intero equipaggio è stato interrogato ma bisognerà attendere un mese per i verbali
Continuano le indagini da parte della Procura di Termini Imerese sul naufragio del Bayesian, e la vera novità di questi giorni, è che nei prossimi giorni le iscrizioni nel registro degli indagati potrebbero aumentare. Fino ad adesso infatti, i magistrati hanno formalmente indagato per naufragio e omicidio pluirmo colposo soltanto il comandante James Cutfield.
Sembra che siano tante le anomalie riscontrate dai pm in quella infinita serie di errori umani che hanno portato alla morte di sette persone e affondato una barca che secondi tanti esperti, non doveva in realtà affondare se non per una serie di errori umani da compiere consecutivamente, persino difficili da immaginare. Di sicuro, resta per il momento un alone di mistero sull’intera vicenda, a partire dal razzo che è stato lanciato soltanto mezz’ora dopo l’inizio del disastro.
Insieme al comandante Cutfield, da quanto trapela da alcune indiscrezioni, potrebbe finire ben presto indagato anche il primo ufficiale Tjis Koopman. Si era inoltre già parlato nei giorni scorsi di una procedura già avviata nei confronti del marinaio che doveva stare di vedetta alla plancia quella sera. L’unica certezza, è che i magistrati hanno già interrogato l’intero equipaggi nelle scorse ore, con l’aiuto di alcuni interpreti. Il problema però è che adesso ci sono dei tempi tecnici da rispettare per poter avere a disposizione in italiano tutti i verbali.
La Procura ha chiesto ai sub di procedere con nuove verifiche in mare
La Procura ha anche dato indicazione ad alcuni sub di continuare con le verifiche in mare, anche per monitorare un eventuale sversamento di idrocarburi. La Società armatrice del Bayesian, la Camper and Nicholson, è già al lavoro per presentare un piano di recupero del relitto alle autorità italiane.
Il Bayesian si trova al momento a circa 49 metri di profondità e secondo gli esperti, all’interno del suo serbatoio vi sono almeno 18 litri di carburante. E questo è il motivo principali per cui c’è un costante monitoraggio della situazione per quanto sia possibile, con diverse associazioni ambientaliste che hanno già avanzato più di un timore sull’argomento.